Qualche volta succede che qualcosa ci colpisce, ci incuriosisce, ci domandiamo come potrebbe funzionare e magari ce lo immaginiamo e quando non è possibile esplorare ciò che ci ha interessato possiamo pensare dei sistemi possibili di funzionamento. Se non funziona, il nostro modello va modificato.
LA SCATOLA BIANCA
Abbiamo osservato che la scatola aveva due buchi su due facce opposte, da uno usciva un filo bianco e dall’altro un filo nero ma la cosa strana era che tirando un filo l’altro veniva trascinato dentro e il primo non cambiava colore come ci si aspettava, continuava ad uscire tutto nero o tutto bianco.
Quali sono stati i nostri pensieri?
Potremmo dire che il rumore che si sentiva provenire dall’interno è stato un indizio utile per farci ricordare qualche nostra esperienza in cui quel rumore c’era o gli assomigliava. Per esempio ad Asmaa ha fatto pensare ai fusi che servono per filare la lana (che lei ha visto usare) a Silvia il rumore del rocchetto della macchina per cucire, ad altri , ingranaggi e rotelle. Vedere che il filo se lo tiravi da una parte trascinava con sé anche l’altro ci ha fatto capire che dovevano essere collegati e non potevano esserci due “aggeggi”. Federico aveva con sé (ha sempre tanti “aggeggi “ ) un rocchetto, abbiamo annodato due fili di colori diversi sul rocchetto e infilato una matita nel rocchetto. Tenendo ferma la matita , il rocchetto era libero di muoversi ed infatti il nostro modello funzionava. Tirando l’estremità rosa quella verde si arrotolava, srotolando quella verde si arrotolava quella rosa.
Guarda il video del modello prototipo del meccanismo della scatola bianca
Guarda il video della scatola bianca
LA SCATOLA ROSSA
La seconda scatola era rossa, il rumore che proveniva dal suo interno era minore dell’altra. Abbiamo visto che se tiravi tutti e due i fili la scatola , appoggiata sul tavolo, si muoveva solo dalla parte del filo rosso. Se tiravi il filo rosso il giallo entrava di più, invece se tiravi quello giallo il rosso entrava di meno.Infatti la cosa strana era che tirando il filo giallo di 30 cm. il filo rosso si accorciava di 17cm.. Abbiamo detto in classe come poteva accadere perché il professore ci aveva detto di immaginare il funzionamento così come hanno fatto gli scienziati con il Sole perché “…non ci si può andare”. Abbiamo capito che c’erano due rullini, ma come faceva? Abbiamo discusso molto e alla fine abbiamo capito che doveva esserci uno più grande e uno più piccolo , così abbiamo creato un modello. La maestra è andata a prendere un tubetto di colla, pensando di doverne cercare poi uno più piccolo ma Asmaa, intuendo quello che la maestra stava pensando, si è accorta che nel tubo del vinavil erano presenti già grandezze diverse. Abbiamo arrotolato, allora, i due fili, uno sul tappo e uno sul contenitore, ci abbiamo provato e dopo un po’ ci siamo riusciti; il mistero era ormai risolto.
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LE NOSTRE SCATOLE MAGICHE
In occasione della festa della mamma abbiamo realizzato queste scatole magiche per fare gli auguri e… sorprendere! Riusciranno le nostre mamme a capire cosa c’è dentro?
Esperienza realizzata il 28 aprile 2005, dai bambini della classe 4° B della scuola Le Grazie di Recanati con l'insegnante Pina Feliciotti e il tutor Alfredo Tifi