Adriano Buzzati Traverso (Milano, 1913 – Milano, 1983) è stato biologo e genetista tra i maggiori italiani del XX secolo. È figlio del giurista Giulio Cesare e fratello minore dello scrittore Dino Buzzati.
Nel 1934, ancora studente, è negli Stati Uniti, dove si forma alla genetica delle popolazioni. Nel 1937 torna in Italia e inizia a collaborare con la Carlo Jucci, presso la facoltà di Zoologia di Pavia. Nel 1938 è a Berlino con Timoffief-Ressovsky per studiare le mutazioni genetiche indotte da radiazioni e agenti chimici. Dopo la guerra inizia una collaborazione con il giovanissimo Luigi Luca Cavalli Sforza, studiando la radio genetica e la genetica di un organismo modello, la Drosophila. Nel 1948 diventa professore di Genetica presso l’Università di Pavia: uno dei primi in Italia. Dopo un periodo in California (dal 1952 è docente di Genetica anche negli USA), nel 1957 viene chiamato alla direzione della Divisione Biologica del CNRN (l’odierna ENEA). Il suo impegno è quello di portare il livello di ricerca biologica italiana ai massimi livelli internazionali. Inoltre svolge un’azione pubblica a favore di una importante politica della ricerca in Italia, scrivendo articolo per una serie di giornali, tra cui Il Giorno di Enrico Mattei. Nel 1964 si batte in prima persona in difesa di Felice Ippolito.
Nel 1959 viene nominato presidente ad hoc del Working Group for Biology dell'Euratom (Comunità Europea per l’Energia Atomica), il gruppo, costituito da biologi e medici in seno al Comitato consultivo della Ricerca Nucleare, ha l'incarico di esprimere raccomandazioni circa le attività che l'Euratom.
Nel 1962 fonda a Napoli il Laboratorio Internazionale di Genetica e Biofisica (LIGB), di cui diventa direttore. Il centro ha ampia autonomia amministrativa e diventa subito un punto di riferimento di livello internazionale nella biologia (biofisica e genetica) dei fagi, in biochimica (cellulare, genetica e del sistema nervoso), in genetica animale. Ma altrettanto rapidamente sorgono i problemi, che riguardano l’autonomia del Laboratorio. Già nel 1964 Buzzati Traverso si dimette in per contrasti col presidente del CNR, Giovanni Polvani. Poi le dimissioni definitive nel 1969, in seguito a contestazioni da parte di gruppi dell’estrema sinistra di cui approfittano gli ambienti più conservatori dell’Accademia locale e nazionale.
Nei mesi immediatamente successivi il LIGB (poi IIGB, oggi IGB – Adriano Buzzati Traverso) perde la sua autonomia, la capacità di ricerca (le pubblicazioni dalle 85 del 1968 scendono a 19 nel 1972) e gran parte dei fondi (nel 1970 i fondi sono appena un terzo rispetto a quelli ottenuti nel 1967).
Buzzati Traverso accetta un incarico all’UNESCO e si trasferisce a Parigi, quale direttore scientifico. Di lì continua la sua battaglia culturale a favore di una seria politica della ricerca in Italia e di un serio impegno in campo ecologico.
Adriano Buzzati-Traverso è stato il pioniere della genetica moderna in Italia.
Adriano Buzzati-Traverso è stato una figura centrale nella genetica italiana [...] Le avventure dell'IIGB simboleggiano il difficile inserimento della genetica italiana nel contesto culturale e accademico dell'Italia post-bellica, ma si possono considerare un successo notevole (Luigi Luca Cavalli Sforza e Alberto Piazza, Storia della genetica in Italia, UTET)