Alberto Monroy (Palermo, 1915 – Woods Hole, Massachusetts, USA, 1986) ha inaugurato gli studi di embriologia molecolare in Italia. Nato da una ricca famiglia siciliana, si laurea in Medicina e si specializza in anatomia a Palermo. Sembra destinato alla carriera universitaria nella sua città, quando nel 1944 si imbarca su un aereo militare USA alla volta di Napoli per prendere contatto con alcuni ricercatori svedesi e americani presso la Stazione Zoologica Anton Dohrn.
La passione per la biologia è tale che decide di restare a Napoli. Tuttavia intuisce quanto la ricerca italiana in biologia molecolare sia rimasta indietro rispetto a quella anglo-sassone; si trasferisce così negli Stati Uniti sia per recuperare personalmente il terreno perduto sia per spianare la strada ai giovani che vogliono formarsi all’estero.
Tornato in Italia, fonda presso l’Università di Palermo l’Istituto di Biologia Molecolare. Si sposta quindi a Napoli dove fonda il Laboratorio di embriologia molecolare del CNR (il primo in Italia) e, infine, diventa direttore della Stazione Zoologica Anton Dohrn. Tra i suoi meriti scientifici c’è quello di aver pensato e studiato al riccio di mare come a un organismo modello. Nel 1963 diventa Presidente del Comitato per la biologia dell'Euratom. Dal 1969 al 1974 è stato Presidente della International Society of Developmental Biologists.
E' molto attivo anche in campo sociale e politico: è vicino al Partito comunista italiano.
Alla fine degli anni Sessanta torna negli USA, presso il Laboratorio di Biologia Marina di Woods Hole.
Insieme a Buzzati è tra i pochissimi a capire che l'Italia è rimasta isolata dal mondo anglosassone nel periodo bellico e prebellico, proprio mentre in questo si facevano le più importanti scoperte sul DNA e si gettavano le basi per quella che sarebbe stata poi la biologia molecolare. Capisce allora che per colmare un gravissimo divario scientifico bisogna fare due cose: andare subito a imparare direttamente negli USA, cosa che fa già nel 1949 recandosi per un anno alla Rockefeller University presso Alfred Mirsky, e spianare la strada per l'invio all'estero di tanti giovani che costituiscano un nucleo importante di nuovi biologi, che a loro volta poi assicurino ad altri ancora il trasferimento delle nuove competenze (Giovanni Giudice)