Antonio Berlese (Padova, 1863-Firenza, 1927), entomologo, è uno dei fondatori della moderna sistematica degli acari.
Ha insegnato zoologia agraria preso la Scuola superiore di agraria di Portici, alle porte di Napoli. Nel 1903 è diventato direttore della Scuola superiore di entomologia di Firenze.
Con il fratello Augusto Napoleone, ha fondato al rivista Revista di Patologia vegetale. Nel 1903 ha fondato la rivista Redia. Ha pubblicato oltre 300 articoli scientifici; il libro "Gli insetti loro organizzazione, sviluppo, abitudini e rapporti con l’uomo" (in due volumi, il primo nel 1909 e il secondo nel 1925) e 1010 schede intitolate Acari, Myriapoda et Scorpiones hucusque in Italie reperta con oltre mille figure realizzate personalmente da lui.
Berlese ha inventato un sistema per estrarre gli insetti e altri organismi dal suolo, oggi noto come “Berlese Funnel” e ancora utilizzato. Nel 1906 ha scoperto che una vespa, oggi nota come Diaspitella Berlesi, capace di uccidere la diaspispentagona, parassita delle foglie del gelso. Con questo sistema di difesa biologica si riesce a salvare la vita delle piante. Ma soprattutto ha studiato gli acari, diventandone un grande esperto. Oggi è, appunto, considerato il padre della moderna sistematica di questi organismi. La sua collezione, che conta 11.194 vetrini e 2348 fiale ed è conservata a Firenze, è tuttora punto di attrazione per gli studiosi di acari di tutto il mondo.
L’entomologia fu coltivata in stretta relazione con le applicazioni agricole, soprattutto nel laboratorio di entomologia agraria della Scuola Superiore di Agricoltura di Portici, grazie ad Antonio Berlese e al suo allievo Filippo Silvestri (Lucio Russo ed Emanuela Santoni)