Ennio De Giorgi (Lecce, 1928 – Pisa, 1996). Il padre, Nicola, insegna lettere alla magistrali e la madre, Stefania Scopinich, viene da una famiglia di marinai dell’isola di Lussino (oggi in Croazia). Appena finita la guerra, nel 1946, ottiene la maturità classica e si trasferisce a Roma, per frequentare il corso di laurea in Ingegneria, ma l’anno successiva passa a Matematica. Si laurea nel 1950 discutendo una tesi il cui relatore è Mauro Picone. Inizia qui una collaborazione intensa e abbastanza lunga. Appena dopo la laurea, infatti, ottiene una borsa di studio presso l’Istituto per le Applicazioni del Calcolo e nel 1951 è già assistente di Picone presso l’Istituto Castelnuovo di Roma. De Giorgi resta con Picone fino al 1958, anno in cui vince la cattedra di Analisi matematica a Messina.
In questi anni studia l’analisi funzionale e il calcolo della variazioni, ottenendo nel 1957 il primo risultato scientifico di valore assoluto: risolve infatti il XIX problema di Hilbert. Negli anni successivi si interessa di calcolo della variazioni, equazioni alle derivate parziali, teoria geometrica della misura, fondamenti della matematica.
Nel 1958 ottiene la cattedra a Messina e l’anno successivo quella alla Scuola Normale di Pisa. De Giorgi resterà quarant’anni alla Scuola Normale. E darà il maggior contributo a quella che lo stesso Alessandro Faedo chiamerà la «rinascita della scuola matematica pisana dopo la Seconda guerra mondiale».
Ennio De Giorgi ha una personalità molto ricca. Un straordinaria umanità e serenità, una conviviale predisposizione alla parola, una tendenza marcata all’impegno civile, una fede tanto forte quanto laica. Già negli anni ’60 la sua fama di matematico e di uomo diventa tale da costituire una vera attrazione. Ricorda Mario Miranda: «La Scuola Normale, diretta da Gilberto Bernardini, richiamava numeri significativi di studenti dotati e ambiziosi. Uno dei maggiori poli di attrazione era rappresentato da De Giorgi che raccoglieva intorno a sé, in un cenacolo aperto alla discussione e a un confronto continuo, giovani matematici affascinati da quella mescolanza inseparabile fra didattica e ricerca che era il modo che Ennio aveva di fare matematica. La matematica di De Giorgi».
È socio dell’Accademia dei Lincei, della Pontificia Accademia delle Scienze, della francese Académie des sciences e della statunitense National Academy of Sciences. È un cattolico impegnato. È membro attivo di Amnesty International. È considerato il più grande matematico italiano della seconda metà del XX secolo e uno dei più creativi in assoluto del secolo.
Noi siamo matematici per volontà della nazione, Ennio è matematico per grazia di Dio (Guido Stampacchia)