Gabriele Veneziano (Firenze, 1942) si è laureato in fisica nel 1965, discutendo una tesi sulle interazioni forti. Il suo relatore è stato Raoul Gatto, che nel capoluogo toscano ha realizzato una vera scuola di fisica teorica alla quale si sono formati tra gli altri: Guido Altarelli, Luciano Maiani, Giuliano Preparata.
Nel 1967 consegue il dottorato in fisica presso l'Istituto Weizmann di Rehovot in Israele, lavorando con Harry J. Lipkin e soprattutto con Hector Rubinstein. Sotto la guida di Rubinstein e insieme a Marco Ademollo e a Miguel Virasoro propone un approccio all’interazione forte, sviluppando alcune idee di Sergio Fubini: la “superconvergenza” e la “dualità”.
Nel 1968 è a Boston, presso il neonato Center for Theoretical Physics, proprio con Sergio Fubini e Steven Weinberg. Con Fubini lavora sui “dual resonance models” proponendo sviluppi che sono considerati alla base della futura “teoria delle stringhe”.
Per questi suoi lavori, in realtà Gabriele Veneziano è considerato il padre della teoria delle stringhe.
Nel 1972 ritorna presso l’Istituto Weizmann come professore ordinario e nel 1976 si trasferisce al CERN di Ginevra, presso la divisione di fisica teorica, di cui diventerà direttore tra il 1994 e il 1997.
Attualmente è titolare della cattedra di Particelle Elementari, Gravitazione e Cosmologia al Collège de France.
I suoi lavori più recenti riguardano la cosmologia di stringhe. Gabriele Veneziano ha sviluppato lo “scenario del pre-Big Bang”.
Gabriele Veneziano, un giovane fisico che lavora al CERN di Ginevra, ha contribuito a una key breakthrough nel 1968 quando ha verificato che una formula vecchia di 200 anni, la funzione beta di Euler, era capace di spiegare molti dei dati sull’interazione forte che erano raccolti da vari acceleratori di particelle in tutto il mondo (Encyclopædia Britannica)