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Massimilla Baldo Ceolin

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Massimilla Baldo Ceolin (Legnago, 1924 – Padova, 2011), detta Milla, fisica sperimentale delle alte energie, è la prima donna a salire in cattedra presso l’Università di Padova. È il 1963, e sono passati 741 anni dalla fondazione dell’ateneo, avvenuta nel 1222.
Milla Baldo Ceolin nasce a Legnago il 12 agosto 1924, figlia di un piccolo imprenditore proprietario di un’officina meccanica. Consegue la laurea in Fisica a Padova nel 1952. Le sue ricerche, iniziate subito dopo la laurea, riguardano la fisica sperimentale delle alte energie e, in particolare, le interazioni deboli. Dopo aver iniziato a studiare le proprietà dei mesoni K nei raggi cosmici (a Padova ha lavorato fino al 1938 Bruno Rossi, il padre della fisica dei raggi cosmici), focalizza la sua attività di ricerca sui kaoni, sui neutrini e sulla stabilità della materia lavorando al  CERN di Ginevra, agli acceleratori di Berkeley e di Argonne negli Stati Uniti, all'acceleratore dell'ITEP di Mosca e al reattore dell'ILL di Grenoble, in Francia.
Una ricerca della University of California di Los Angeles (UCLA) la seleziona tra le donne che hanno dato il maggio contributo allo sviluppo della fisica del XX secolo.
Anche la sua carriera universitaria è di prestigio. Nel 1963, come abbiamo detto, ottiene la cattedra di Fisica Superiore a Padova. Tra il 1965 e il 1968 dirige la Sezione di Padova dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), mentre tra il 1973 e il 1978 dirige il Dipartimento di Fisica dell’università. Fino alla morte è stata professore emerito dell’università patavina dirigendo un gruppo di coordinamento europeo della ricerca sui neutrini.
È stata membro dell’Accademia dei Lincei, dell’Accademia Galileiana, dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti. Sempre interessata alla diffusione della cultura scientifica è stata membro del Premio Monselice per la traduzione letteraria e scientifica o il Premio Galileo per la divulgazione scientifica.
Ha ottenuto vari riconoscimenti, tra cui  Premio "Feltrinelli" per la Fisica, dell'Accademia Nazionale dei Lincei (1976), la Medaglia d'oro del Ministero della Pubblica Istruzione ai "Benemeriti della Scuola, della Cultura e dell'Arte (1978), il Premio della Società Italiana di Fisica "per aver lavorato nel campo delle interazioni deboli, ottenendo preminenti risultati nella fisica", in occasione del 50° anniversario della Teoria di Fermi (1984), la Medaglia d'oro del Ministero della Ricerca Scientifica e Tecnologica ai "Benemeriti della Scienza e della Cultura" (1995) e il Premio della Società Italiana di Fisica per "i suoi contributi alla fisica delle particelle elementari" in occasione del I Centenario della S.I.F. (1997).
 

Non è un caso che Milla avesse come riferimenti fondamentali, nella sua vita e nella sua attività di ricerca sperimentale, proprio scienziati come Conversi, Occhialini e Pontecorvo, per i quali la “globalità” del pensare fisico e la fantasia nel disegnare soluzioni e apparati sperimentali si univa a una ricca sensibilità culturale e a una grande umanità (Giulio Peruzzi)

 

Il rilevatore di neutrini OPERA ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso

Il rilevatore di neutrini OPERA ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso