Ottaviano Fabrizio Mossotti (Novara, 1791 – Pisa, 1863) è stato un fisico e un astronomo molto influente nel periodo del Risorgimento. Ha frequentato l’Università a Pavia, dove ha studiato con Vincenzo Brunacci, e si è laureato in Matematica e fisica nel 1811. È stato allievo di Alessandro Volta, ha poi lavorato all’Osservatorio di Brera, elaborando nuovi metodi per calcolare le orbite dei corpi celesti sulla base di quattro punti osservati. Il suo metodo, approssimativo, è preso in considerazione da Carl Friederich Gauss, il che lo rende noto in tutta Europa.
Liberale, collabora con Il Conciliatore. Si è detto fosse affiliato alla Società dei Sublimi Maestri Perfetti di Filippo Buonarroti. Di certo si sa che la polizia austriaca trova il suo nome in un elenco che un emissario della setta avrebbe dovuto contattare e per questo è costretto a lasciare Milano.
Ripara prima in Svizzera, poi in Inghilterra, dove diventa membro della Astronomical Society ed entra in contatto con Herschel e con Babbage. Infine nel 1827 emigra in Argentina dove lavora all’università di Buenos Aires come matematico, fisico, astronomo e meteorologo (oltre che come topografo). Nel 1835 si trasferisce a Corfù, in Grecia, dopo una breve permanenza a Torino. Torna in Italia nel 1840, chiamato dal granduca di Toscana con l’incarico di insegnare fisica matematica, meccanica celeste e geodesia all’Università di Pisa. Tra i suoi allievi c’è Enrico Betti.
Partecipa alla seconda Riunione degli Scienziati Italiani del 1840 a Torino, cui partecipa, anche su sua sollecitazione, l’inglese Babbage.
Si occupa di meccanica dei fluidi e di problemi di elasticità, sviluppa analiticamente una nuova teoria delle forze molecolari e delle loro relazioni con i fenomeni elettrici e luminosi. Sostiene che le forze molecolari sono causate dall’interazione tra le molecole e i circostanti atomi di etere. Esistono, riteneva, forze repulsive a breve distanza molto breve e forze attrattive a distanza più grande.
Su questa base elabora anche una teoria dei dielettrici poi utilizzata da Rudolf Clausius per l’elaborazione della teoria meccanica del calore e da James Clerk Maxwell (che lo cita ripetutamente). Ancora oggi esiste e viene usata l’equazione di Clausius-Mossotti.
Partecipa alla prima guerra d’indipendenza alla testa del Battaglione Universitario Toscano e combatte, nel 1848, a Curtatone e Montanara. Nel 1859 diventa membro della Consulta dello Stato della Toscana. Il 20 gennaio 1861 è nominato Senatore del Regno d’Italia.
È considerato il più grande fisico matematico italiano della prima metà del XIX secolo.
Ottaviano Fabrizio Mossotti, matematico di chiaro grido, uomo tanto devoto alla scienza quanto all’Italia (Federico Sclopis, Vicepresidente del Senato, 1863)