Riccardo Felici (Parma, 1819 – Sant’Alessio, 1902), fisico, è stato assistente e collaboratore di Carlo Matteucci. Ha un’infanzia e un’adolescenza difficile a Parma. Ciò non gli impedisce di studiare, sia pure al costo di grandi sacrifici. Nel 1839, a vent’anni, si reca a Pisa, con l’intenzione di andare poi in Francia, frequentare l’Ecole Polytechnique di Parigi e diventare ingegnere.
Ma a Pisa si sta formando, per volontà del granduca, la prima scuola di fisica italiana, grazie a Pacinotti, Mossotti e Matteucci. Proprio quest’ultimo convince Felici a restare in città e a dedicarsi alla ricerca fisica. I giovane diventerà assistente di Matteucci a partire dal 1846 e, poi, nel 1848, entra con il grado di tenente nel Battaglione di universitari pisani e partecipa alla battaglia di Curtatone.
Tornato a Pisa, continua la sua attività di ricerca, dando contributi importanti nel campo dell’induzione elettromagnetica. Nel 1859 sostituisce Matteucci come professore di fisica, e poi diventa rettore dell’università tra il 1870 e il 1882. Ha diretto con il matematico Enrico Betti la rivista Il Nuovo Cimento.
Il Felici marciava sicuro e franco come un vecchio soldato e manteneva il buon umore tra i compagni con le sue inesauribili arguzie. E quando il 29 maggio l’eroico battaglione si mosse verso Curtatone, bagnando di tanto sangue la terra lombarda, il Felici si trovò sempre nell’infuriare della battaglia (Angelo Battelli)