Temistocle Calzecchi Onesti (Lapedona, 1853 – Monterubbiano, 1922), fisico sperimentale, è nato per caso il 15 dicembre 1853 a Lapedona, in provincia di Ascoli Piceno. Il padre era il medico condotto pro tempore del paese. Ma trascorre la sua giovinezza a Monterubbiano, il paese della sua famiglia. Si laurea poi a Pisa in scienze fisiche e matematiche. Si dedica poi all’insegnamento nelle scuole superiori. In particolare presso i licei dell’Aquila, Fermo, Milano e Roma.
Si occupa di assistenza sociale e di educazione dei sordomuti.
Il suo insegnamento è improntato alla pratica di laboratorio. Ma lui sa utilizzare gli strumenti didattici anche per compiere ricerche originali. In particolare, tra il 1884 e il 1886, studia il comportamento delle polveri conduttrici (le limature di metallo) e pubblica i risultati dei suoi studi su Il Nuovo Comento.
In genere le limature di ferro o di altri metalli oppongono una notevole resistenza al passaggio della corrente elettrica. Ma Calzecchi Onesti si accorge che se debitamente “eccitate” (per esempio, con scariche elettriche, induzione elettrostatica, chiusura e apertura di circuiti con extracorrenti) le polveri possono offrire meno resistenza e acquisire alta conducibilità.
Ma l’idea di Calzecchi Onesti è di utilizzare un “tubetto a limatura” di polvere di nichel e di argento con tracce di mercurio ad alta conducibilità come avvisatore microsismico. Il tubetto, che Calzecchi Onesti chiama coesore, perde conducibilità con un forte colpo. L’idea viene ripresa più tardi, sei anni dopo e forse indipendentemente da lui, da Branly e Lodge. Quest’ultimo battezzò coherer lo strumento, nome con cui è tutt’ora noto.
Ne nasce una querelle sulla paternità della scoperta, che impegna direttamente e piuttosto intensamente Calzecchi Onesti.
Nella sua prima esperienza Calzecchi utilizza un dispositivo con un microfono, che secondo molti prelude alla messa a punto del telefono.
Di certo Guglielmo Marconi ha poi perfezionato il dispositivo, realizzando un rivelatore di onde elettromagnetiche particolarmente sensibile. E decisivo per la prima sperimentazione del telegrafo senza fili.
Dalle considerazioni fatte sul funzionamento del microfono il giovane insegnante e ricercatore [Temistocle Calzecchi Onesti] dedusse che qualunque corpo, a un tempo sonoro e conduttore, e disposto allo stesso modo dell'asticella di carbone di Hughes, in stato di vibrazione avrebbe trasmesso i suoni prodotti dal suo stesso vibrare. Il comportamento di una corda metallica sonora confermò le sue previsioni; così pure la trasmissione della musica di un'arpa, le cui corde aveva inserito nell'usuale circuito telefonico. Poté così dichiararsi fiducioso di realizzare un fedele trasmettitore di tutti i suoni, e in particolare della voce, seguendo il procedimento di Graham Bell (Mario Guidone)