Assicurare una
partecipazione pubblica di successo alle decisioni politiche può essere
difficile, ma non impossibile. Un nuovo studio – pubblicato dalla National Academy of Sciences e
recensito nella sezione ambiente del sito della Commissione Europea – ha
evidenziato quattro sfide chiave:
comunicare la complessità, fornire
un'informazione equilibrata, creare uno spazio per
la deliberazione e ampliare la
sfera dei valori. Gli autori della ricerca mostrano come
sono state affrontate queste sfide all’interno
di un programma realizzato nel
Regno Unito e finalizzato ad acquisire il punto di vista
del pubblico sulle future politiche energetiche nazionali.
Il coinvolgimento del pubblico nello sviluppo delle
politiche – si legge nella sintesi dei risultati della ricerca – è un modo per
potenziare le comunità e migliorare le stesse politiche. Anche quando
le politiche riguardano ambiti di grande
valore scientifico e tecnologico, come spesso accade nel settore ambientale, le
esperienze dimostrano che i
normali cittadini sono in grado di discutere anche questi problemi non consueti, se hanno l’opportunità e gli strumenti adeguati.
Il programma di consultazione
pubblica – che ha riguardato la politica energetica del Regno Unito – ha
coinvolto piccoli gruppi di lavoro e discussione
con i cittadini e un sondaggio
online cui hanno risposto 2.441
persone provenienti da un campione trasversale
della popolazione. I ricercatori hanno
utilizzato questo studio di caso
per identificare quattro sfide
fondamentali, e esplorare il modo
in cui sono state soddisfatte.
Comunicare la complessità
Lo studio suggerisce che le questioni politiche
nazionali sono probabilmente più complesse di quelle locali: decidere il futuro mix
energetico di un paese è più complicato che
decidere dove posizionare un parco
eolico locale. La deliberazione
pubblica ha bisogno di gestire in
modo efficace questa complessità.
Questo progetto di produzione
dell’energia ha utilizzato uno
strumento interattivo online, “my2050”,
per comunicare la complessità del
cambiamento del sistema energetico,
sia nei laboratori sia attraverso il sondaggio. Lo strumento permette all'utente
di manipolare le fonti [carbone, gas, rinnovabili, … ndr] e le richieste
di energia e vedere gli effetti di questi cambiamenti sulle emissioni di CO2, sulla sicurezza energetica, nella loro casa,
città e paese. My2050 illustra i sistemi energetici in modo semplice e per
quanto di rilievo per la vita quotidiana.
Ogni utente crea uno
scenario energetico ideale per il
2050 che i responsabili del
programma sono in grado di analizzare.
Fornire informazioni equilibrate
In questi eventi in genere devono essere fornite ai partecipanti nuove informazioni, che devono essere equilibrate per permettere ai partecipanti di portare il proprio pensiero e la propria visione nel processo. Prima dei workshop e dell’indagine, i responsabili del programma hanno consultato una vasta gamma di esperti di energia che ha contribuito a fornire un punto di vista scientifico equilibrato. Hanno anche costituito un gruppo consultivo per il progetto formato da accademici, rappresentanti del settore dell’energia, authorities, ONG e funzionari del governo. Sono stati presentati anche i diversi punti di vista dei politici in materia di energia. Questo ha permesso ai partecipanti di comprendere diverse strategie e reagire alle opinioni dei politici.
La creazione di uno spazio per la deliberazione
Fornire semplicemente informazioni non è sufficiente per consentire un profondo coinvolgimento riguardo alle questioni. I gruppi di lavoro hanno utilizzato diverse metodi per la deliberazione, tra i quali riflettere tra scenari futuri alternativi, lo strumento “my2050” e i piccoli gruppi di discussione stile 'World Café'. Secondo gli scienziati i piccoli gruppi hanno dato alle persone più libertà di sviluppare ed esprimere le proprie opinioni.p
Ampliare la sfera dei valori
Capire i valori dei partecipanti può aiutare a rivelare il motivo per cui esprimono preferenze specifiche. Per tirar fuori questi valori i facilitatori dei gruppi contrastavano volutamente il punto di vista dei partecipanti per provocare la discussione. Questo ha permesso agli stessi partecipanti di riflettere su come si formano le proprie opinioni. Il sondaggio online comprendeva anche domande aperte e le risposte, attraverso diversi set di dati (quantitativi e qualitativi), sono state analizzate con temi ricorrenti per rilevare quali sono i valori chiave in gioco. I ricercatori ritengono che questo progetto possa rappresentare un contributo per altri programmi di partecipazione, che si occupano a loro volta di questioni tecniche complesse.
Quello
del coinvolgimento del pubblico nelle decisioni è uno dei pilastri delle politiche
dell’Unione Europea, oggetto di specifiche raccomandazioni finalizzate a
prevenire e gestire i conflitti, nel solco di quanto previsto dalla Convenzione
di Aahrus.
Tuttavia succede che a volte si
verifichino degli strappi anche piuttosto importanti. Come l’attuale decisione
di rivedere, al ribasso, gli obiettivi per una migliore qualità dell'aria,
inseriti nel Pacchetto Aria Pulita prodotto e presentato dalla precedente
Commissione Europea proprio un anno fa.
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