fbpx Santini e Fadini vincitori del Premio Giovani Ricercatori | Science in the net

Santini e Fadini vincitori del Premio Giovani Ricercatori

Primary tabs

Tempo di lettura: 2 mins

Sono Paola Santini (34 anni), ricercatrice presso INAF - Osservatorio Astronomico di Roma e Gian Paolo Fadini (36 anni), ricercatore presso il dipartimento di Medicina del Policlinico Universitario di Padova, i vincitori della prima edizione “Premio Giovani Ricercatori Italiani”, organizzato del Gruppo 2003 per la ricerca Scientifica.

Il Premio nasce con l’obiettivo di promuovere l’attività di ricerca e richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sull’importanza dell’impegno delle nuove generazioni in questo campo, per il futuro del nostro Paese.

La Giuria del Premio composta da: Maria Pia Abbracchio, Giuseppe Mancia, Marco Ajmone Marsan, Filippo Frontera, Giovanni Dosi, Pier Mannuccio Mannucci  nelle scorse settimane ha valutato le oltre 200 domande di partecipazione, in quattro ambiti di ricerca (scienze della vita; scienze matematiche, fisiche  e chimiche; economia e scienze sociali; scienze applicate) tenendo in considerazione i seguenti parametri:
- Curriculum vitae;
- qualità delle pubblicazioni scientifiche e ruolo nella pubblicazione;
- prevalenza dell’attività scientifica svolta in Italia;
- risultati ottenuti negli ultimi 24 mesi (inclusi brevetti, scoperte, premi e riconoscimenti scientifici);
- contenuto della presentazione dello sponsor e delle lettere di referenza;
- potenziale di crescita professionale e di promozione della ricerca italiana.

Il premio, di importo pari a 12.000.00 euro ( 6.000.00 ciascuno), verrà consegnato nel corso di una cerimonia prevista nel mese di giugno.
Nelle prossime settimane verranno pubblicate per esteso le motivazioni dei due premi, eventuali menzioni e un’analisi generale scaturita dalla valutazione della giuria.


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

The Indi Gregory case: some questions for reflection

"The 'Indi Gregory Case' encompasses various levels of reflection (medical, ethical, legal, and political) that are interconnected but often confused in media debates. The philosopher of science and bioethicist Giovanni Boniolo analyzes them through a series of questions, the answers to which may also help us in similar cases that may arise in the future. Image: Twilight, by Dilma Freddi.

There has been, and continues to be, much talk about the "Indi Gregory Case." Indi was an eight-month-old baby suffering from a severe, and so far fatal, rare disease. More specifically, Indi was affected by D,L-2-hydroxyglutaric aciduria: a genetic disease with autosomal recessive inheritance caused by defects in the SLC25A1 gene.