Red
Ronnie, nome d'arte di Gabriele Ansaloni
(Pieve di Cento, 15
dicembre 1951), è un conduttore televisivo italiano. Ecco, cosa recita la pagina Wikipedia dedicata allo storico
conduttore del Roxy Bar ma sicuramente c’è un errore. Scorrendo velocemente,
infatti, la biografia di Red non troviamo scritto che è anche un immunologo e
divulgatore scientifico. Un dimenticanza grave dato che il buon Red,
in diretta su Rai Due, è stato il protagonista di una “lectio” sui vaccini.
Ma andiamo con ordine. Giovedì sera la
trasmissione Virus, condotta da Nicola Porro, dedicava un segmento di puntata
al tema dei vaccini. In studio erano stati invitati Maria
Antonietta Farina Coscioni, Presidente
Istituto Luca Coscioni e appunto il Dj Red Ronnie che, da noto esperto di
medicina, si è cimentato in uno sproloquio sul tema dei vaccini. Ripercorriamo, allora, alcuni
passaggi della trasmissione.
È giusto obbligare i bambini a vaccinarsi?
Ecco la prima domanda
che Porro ha rivolto a Red. La sua risposta? «È demenziale vaccinare i bambini,
cioè nel senso che è assurdo: non puoi obbligare a vaccinare i bambini». Ecco
Ronnie non sa forse, che secondo i dati dell’United States Centers for Disease Control and Prevention, i vaccini
salvano la vita di 2-3 milioni di bambini ogni anno e rappresentano uno dei più grandi risultati
nella salute pubblica dell’ultimo secolo. Si stima, infatti, che se non avessimo sconfitto il vaiolo con
la vaccinazione, ogni anno morirebbero 5 milioni di persone tra bambini e
adulti.
È
evidente quanto l'impatto delle vaccinazioni sulla popolazione mondiale sia
straordinario. Se calcoliamo che nella prima metà del ‘900 la mortalità
infantile si aggirava tra il 20 e il 30%, e oggi si trova poco sopra il 3 per
mille, non si hanno dubbi sulla rivoluzione in termini di sopravvivenza che il
vaccino ha introdotto. Il crollo della mortalità è dovuto al crollo delle
malattie infettive, in parte a quelle prevenute con le vaccinazioni.
«Hai detto che un
bambino è morto di pertosse: quanti bambini sono morti per i vaccini e degli
effetti collaterali? Si chiamano morti bianche: sono 1500 l’anno e arrivano
guarda caso dopo le vaccinazioni», Red Ronnie
Qui Red pesca
il jolly. Innanzitutto il numero: 1500. Dato inesistente e campato in aria o
forse Ronnie si confonde con il numero verde “1500” che il Ministero della Salute aveva aperto, qualche
tempo fa, durante l’emergenza Ebola? La realtà è che non ci sono casi di morte
nei bambini in conseguenza della vaccinazione. È vero che in passato si sono
registrati alcuni casi di paralisi post-vaccino dopo la somministrazione del vaccino antipolio orale ma dal 2002 è stato
introdotto il vaccino antipolio inattivato, molto ben tollerato e non associato
ad alcun rischio di paralisi o di altri effetti collaterali di rilievo. Le
“morti bianche” di cui parla poi Red, oltre a riferirsi solitamente ai morti
sul lavoro, indicano anche la sindrome della morte improvvisa del
lattante che
non ha nessun legame con le vaccinazioni.
«Le vaccinazioni obbligatorie sono
quattro ma in realtà ne fanno sei. Inoltre, quali sono? Polio, debellata prima
del vaccino; tetano: vedi un bambino che lavora la terra? Epatite B: introdotta
dal ministro De Lorenzo, condannato per corruzione, però il vaccino è rimasto. Quindi
siamo alla follia totale», Red Ronnie
Il nostro Red si dimostra sempre debole con i numeri perché in
Italia l’obbligo vaccinale riguarda 4 delle 13 vaccinazioni offerte dal
Servizio sanitario nazionale, mentre 9 sono quelle raccomandate dal ministero
della Salute e quindi da Regioni e Asl:
- obbligatorie: Poliomielite, difterite, tetano ed epatite B
- raccomandate: pertosse, Hemophilus influenzae, morbillo, rosolia, parotite, meningococco C pneumococco, influenza e – recentissimo - papillomavirus.
Capitolo Tetano.
Per Ronnie dovrebbe essere ribattezzata la ‘malattia dello zappatore’ citando
Mario Merola. Ma qui non si scherza, parliamo di una malattia grave che causa,
secondo i dati dell’Oms, oltre 15000 casi di tetano e, fra il 2000 e il 2003,
sono stati stimati 290 mila morti.
Nonostante la diffusione della malattia si sia notevolmente e progressivamente
ridotta nel tempo, in Italia vengono ancora segnalati circa 100 casi ogni anno.
Dalla seconda metà degli anni Cinquanta alla prima metà dei Sessanta, le
notifiche di tetano risultavano in media 722 per anno (1,4 casi per 100.000
abitanti).
Successivamente, e fino alla prima metà degli anni Settanta, si è osservata una brusca riduzione del numero dei casi, fenomeno che ha coinciso
con l’introduzione della vaccinazione obbligatoria nei bambini all’inizio degli
anni Sessanta. In seguito, la diminuzione dei casi è avvenuta più lentamente,
fino a raggiungere il minimo storico di 49 casi nel 2005. L’ultimo caso di
tetano neonatale risale al 1982. La grande maggioranza dei casi riguarda
persone anziane (oltre i 60 anni), in prevalenza donne, che durante la loro
vita non hanno mai ricevuto il vaccino.
Sul vaccino per l’epatite, Ronnie si
rifà ai piani occulti di un ministro corrotto e dimentica che in Italia, negli
anni ‘80, lo scenario epidemiologico dell'infezione da virus dell'epatite B era
allarmante: la prevalenza di HBsAg, ovvero di infezione in atto, nelle donne
gravide, oscillava dallo 0,5% al 5,6%; le donne a loro volta trasmettevano
l'infezione ai loro nati perpetuando lo stato di endemicità.
Globalmente, il
numero dei portatori del virus B era stimato intorno ai 2 milioni e ogni anno
circa 10 mila individui morivano a causa delle conseguenze dell'infezione da
virus dell'epatite B. Per fronteggiare questa situazione, nel 1991 lo Stato
italiano promulgò la legge per cui tutti i nuovi nati dovevano ricevere, oltre
alle tradizionali vaccinazioni obbligatorie, anche il vaccino anti-epatite B. A
20 anni di distanza si può affermare, con orgoglio, che la strategia italiana
si è rivelata un successo. Secondo i dati del sistema di sorveglianza (Seieva)
dell'Istituto Superiore di Sanità, attualmente l'incidenza di epatite acuta B
sintomatica, virtualmente scomparsa nella fascia d'età infantile. E’ vero,invece, che la
poliomielite nei paesi occidentali è stata debellata ma se si dovesse smettere
di vaccinare, aumenterebbe la quota di soggetti non protetti e anche
un’occasionale introduzione di virus e batteri potrebbe determinare
l’insorgenza di epidemie di poliomielite o di altre gravi malattie al momento
scomparse in Italia e in altre parti del mondo.
«Nei vaccini ci sono tantissimi
particelle metalliche che sono dannose», Red Ronnie
Ecco qui però Ronnie ha ragione! Certo, che ci sono particelle metalliche ma
l’alluminio si trova in concentrazioni minime, di appena pochi milligrammi e,
laddove presente serve per migliorare la risposta immunitaria del vaccinato. Il
bambino ne assume quantità superiori ogni giorno, per esempio, attraverso il
latte materno. Da oltre 25 anni non vi è alcuna traccia di mercurio. Per quanto
riguarda la formaldeide, che viene utilizzata per inattivare gli agenti
infettivi, la troviamo in quantità infinitesimali senza alcun potere tossico. Bisogna
ricordare, poi, che qualsiasi vaccino prima di essere immesso sul mercato
viene sottoposto a rigorose analisi di laboratorio, e il monitoraggio continua
anche in seguito tramite la segnalazione degli eventi avversi all’Agenzia
italiana del farmaco. Per chi volesse approfondire la lista dei componenti dei vaccini
è disponibile qui.
«L’industria della Salute ci guadagna. Perché non si fa prevenzione con l’alimentazione? L’industria farmaceutica
vuole le persone malate per guadagnarci», Red Ronnie
Secondo il
Rapporto nazionale OSMED 2014 dell’AIFA sull’uso dei farmaci in Italia, il
costo complessivo di tutti i vaccini rappresenta l’1,4 per cento della spesa
totale del Sistema Sanitario Nazionale, pari a 291 milioni di euro, contro più
di un miliardo speso rispettivamente per proteggere lo stomaco o tenere bassa
la pressione agli italiani. Come ha spiegato Roberta Villa sul Il Corriere della Sera “i rischi di effetti collaterali di qualunque vaccino
sono molto inferiori a quelli del paracetamolo, dello sciroppo contro la tosse
o di altri medicinali che diamo ogni giorno ai nostri figli. Rinunciare a
proteggerli 'perché le case farmaceutiche ci guadagnano' sarebbe come smettere
di mangiare per non finanziare l’industria alimentare”.
«Stanno spingendo le ragazze a fare il vaccino per il Papilloma che
provoca però solo danni», Red Ronnie
In Italia
si stimano circa 130.000 nuove diagnosi ogni anno di lesioni precancerose del
collo dell'utero. Grazie al pap-test vengono diagnosticate e molte volte
trattate. Il vaccino riduce notevolmente l'insorgenza di queste lesioni, come
dimostrato dagli studi clinici.
La
vaccinazione anti-HPV rappresenta una strategia di prevenzione complementare
rispetto allo screening, e ha peraltro il vantaggio di intervenire in una fase
più precoce, non permettendo neppure l’infezione persistente. I vaccini
anti-HPV hanno dimostrato un'efficacia clinica vicina al 98% nel ridurre le
lesioni precancerose del collo dell'utero causate dai tipi HPV 16 e 18,
responsabili del 70% dei cancri da HPV.
Evitando
l'infezione e le lesioni precancerose si impedisce lo sviluppo del tumore del
collo dell'utero. Per questo, l'OMS riconosce l'altissimo valore della
vaccinazione anti-HPV.
Per non
farsi mancare nulla nel corso di Virus,
poi, è stato di nuovo riproposto l’ever
green del legame vaccini-autismo. Legame che trova conferma solo nelle aule di tribunale
italiani. Ormai detto e ri-detto, la leggenda del legame tra le vaccinazioni e
l’autismo è una bufala. Ma il DJ Ronnie ha voluto chiudere palesando le sue
perplessità anche sullo stop al metodo Stamina di cui vi risparmiamo il
virgolettato.
In
conclusione la puntata di Virus è
stata, ancora una volta, un cattivo esempio di informazione che, troppo spesso,
si ripete sui canali generalisti italiani. Ricordate i servizi andati in onda
alle Iene dedicati a Stamina? Molto
spesso in queste trasmissioni, dove non esiste contraddittorio, viene messa
sullo stesso piano informazione e disinformazione. Ma gli autori di questi
programmi si dimenticano di una cosa fondamentale: la scienza non è
democratica, se l'intera umanità votasse a favore della teoria della Terra
piatta, la Terra rimarrebbe comunque tonda.