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Altra tappa cruciale per E-ELT, il telescopio europeo Extremely Large.

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Giornata storica per l’astronomia europea. Il 25 maggio, con una solenne cerimonia tenutasi a Garching bei München (Germania), è stato ufficialmente firmato il contratto tra l’ESO (European Southern Observatory) e il Consorzio ACe per la costruzione delle strutture dell'E-ELT. Si tratta del più grande contratto mai stipulato per l'astronomia da terra, un contratto che apre la strada alla costruzione della cupola e della struttura portante di un telescopio che promette di essere il più grande occhio mai spalancato verso il cielo.

E’ dalla fine del 2005 che la comunità di astronomi e di tecnici dell’ESO è coinvolta nel definire le caratteristiche del gigantesco telescopio E-ELT (European Extremely Large Telescope) e vincere le grandi sfide messe sul tappeto dalla sua costruzione. Una realizzazione epocale, che porterà l’osservazione astronomica dal suolo in una nuova era. Bastano un paio di semplici dati per farsi un’idea della maestosità di E-ELT: lo specchio principale di questo telescopio avrà un diametro di 39,3 metri e sarà formato da 798 tasselli grandi circa un metro e mezzo ciascuno, ma dello spessore di solamente 50 millimetri. Il rivoluzionario telescopio beneficerà delle più moderne tecnologie per correggere il disturbo dovuto alla turbolenza atmosferica, non ultimo un sofisticato sistema di ottiche adattive come quello di cui già dispongono i quattro telescopi del VLT (Very Large Telescope).

La sfida di E-ELT non si gioca solamente nel campo della strumentazione astronomica, ma è di primissimo ordine anche sul versante strutturale. La cupola destinata a ospitare il gigantesco telescopio sarà una struttura rotante del diametro di 85 metri, alta quasi 80 metri e con un peso complessivo che si aggira intorno alle 5000 tonnellate. Non si scherza neppure con la montatura e la struttura del telescopio: oltre 3000 tonnellate di peso che dovranno essere movimentate nel modo più fluido e preciso possibile.

I lavori per la costruzione di E-ELT sono ufficialmente iniziati nel giugno di due anni fa. Un inizio con il botto, visto che il clou della cerimonia è stato il brillamento di cariche esplosive che hanno frantumato 5000 metri cubi di roccia sulla sommità del Cerro Armazones, un picco di 3000 metri delle Ande Cilene. La montagna si trova a una ventina di chilometri dall'Osservatorio del Paranal che ospita il VLT e la sua cima dovrà essere spianata per ospitare l’enorme cupola del telescopio e le infrastrutture. La strada di accesso e il livellamento della cima della montagna sono già stati completati e l'inizio dei lavori in loco per la gigantesca cupola è previsto per il 2017. All’ESO confidano di poter completare tutti i lavori e disporre dello straordinario telescopio entro il 2024.

Tecnologia italiana

Nel corso della cerimonia del 25 maggio, il direttore generale dell'ESO Tim de Zeeuw ha pubblicamente firmato il contratto con il Consorzio ACe, rappresentato da Paolo Astaldi, presidente della Astaldi S.p.A., e da Luigi Cimolai, presidente della Cimolai S.p.A. Oltre che da Astaldi e Cimolai, il Consorzio ACe vede anche la partecipazione del sub-contrattista incaricato EIE Group. Il contratto prevede la progettazione, la realizzazione, il trasporto, l'assemblaggio in loco e la verifica della cupola e della struttura portante del telescopio. Si tratta del più grande contratto mai conferito dall'ESO, con un valore che si aggira intorno ai 400 milioni di euro.

L’importante cerimonia ha visto la partecipazione di Stefania Giannini, Ministra italiana dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, di Renato Cianfarani, Console generale italiano a Monaco, di Patrick Roche, presidente del Consiglio dell'ESO, di Nicolò D’Amico, Presidente dell'INAF, di Matteo Pardo, funzionario scientifico all'ambasciata italiana a Berlino, di Gianpietro Marchiori, Presidente dell'EIE, nonché di numerosi altri ospiti e rappresentanti del consorzio.

Un passo fondamentale

L’importanza dell’evento traspare chiaramente dalle parole del Direttore generale dell’ESO: «E-ELT produrrà scoperte che oggi nemmeno possiamo immaginare – ha sottolineato Tim de Zeeuw – e ispirerà persone di tutto il mondo a pensare alla scienza, alla tecnologia e al nostro posto nell'Universo. La firma di oggi è un passo avanti fondamentale verso il completamento di E-ELT nel 2024

Sulla portata storica dell’impresa che ESO e il Consorzio ACe si accingono a intraprendere è stato molto chiaro il presidente della Astaldi: «Questo progetto è realmente visionario – ha dichiarato Paolo Astaldi – sia per quello che rappresenta nel campo dell'astronomia che in quello della costruzione e dell'ingegneria. La Astaldi e i partner del progetto, la Cimolai e l'EIE Group, sono fieri di essere stati selezionati nel bando di gara dell'ESO per contribuire a rendere realtà una visione.»

Uno spirito che ritroviamo anche delle parole di Luigi Cimolai: «Siamo onorati e grati – ha commentato il presidente della Cimolai – che sia stata data alla nostra azienda l'opportunità di partecipare a questa sfida astronomica tecnicamente avanzata. E-ELT richiederà un elevato grado di qualità nella progettazione e nella costruzione e io sono convinto che questo contribuirà sicuramente ad aumentare ancora la nostra capacità di sviluppare progetti di complessità sempre maggiore.»

 

Per approfondire:
An Expanded View of the Universe
Science with the E-ELT
https://www.eso.org/public/archives/brochures/pdfsm/brochure_0025.pdf


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