fbpx Schiaparelli: il bicchiere è più che mezzo pieno | Science in the net

Schiaparelli: il bicchiere è più che mezzo pieno

Primary tabs

Tempo di lettura: 1 min

A poche settimane dalla doccia fredda del lander Schiaparelli, Barbara Negri, responsabile dell'Unità Esplorazione e Osservazione dell'Universo dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), ci spiega come sia da valutarsi assolutamente positiva la prima delle due missioni europee su Marte, progetto dal nome ExoMars 2016. Questo nonostante l'atteso soft landing di Schiaparelli si sia rilevato, in verità, un imprevisto schianto del lander sul suolo di Marte. ExoMars è realizzato dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA), in collaborazione con la russa Roscosmos e con il primario supporto dall’Agenzia Spaziale Italiana.


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

AI Agents as assistants in scientific research

Imaginary portrait of a human researcher and their robot assistant

Researchers work with an increasing volume of scientific literature and ever more complex methodologies, and for this reason, they can rely on new support tools: Agent Laboratory, AgentRxiv, AI Scientist-v2, and Co-Scientist are AI-based systems designed to assist them in their work.

The landscape of contemporary scientific research presents several significant challenges. On one hand, the growing specialization requires increasingly vertical expertise, while on the other, the need for interdisciplinary studies demands the ability to navigate through different domains of knowledge. This paradox puts pressure on researchers, who must balance depth and breadth in their investigations.