fbpx Giovani scienziati con grandi progetti | Science in the net

Giovani scienziati con grandi progetti

Primary tabs

Tempo di lettura: 4 mins

Sono studenti tutti della Generazione Z, appassionati di musica e di sport, ma soprattutto sono giovani scienziati: sei italiani nati nel 2000 sono i “nuovi Archimede” che parteciperanno alla “championship” europea della scienza presentando due progetti.

Federico Malnati, Matteo Palmieri e Alessandro Sosso, tre studenti di Torino, hanno realizzato un mondo virtuale per programmare l'evoluzione di una specie in un ambiente. Tre studenti di Rimini, Nicolò Vallana, Luca Fermi ed Edoardo Puce, hanno ideato una regolazione della postura attraverso elettrostimolazioni della contrazione muscolare.

I due team sono stati premiati nella selezione italiana del concorso europeo “I giovani e le scienze”, tenutasi lo scorso 25 marzo a Milano presso Fast, la Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche.

Si tratta del concorso più prestigioso a livello europeo per studenti tra i 14 e i 21 anni.

I progetti selezionati per EUCYS

I due progetti selezionati a Milano accederanno al concorso europeo per giovani scienziati EUCYS (European Union Contest for Young Scientists). Il primo, dal nome “(R)Evolution Simulator”, è ideato da Federico, Matteo e Alessandro del Liceo scientifico G. Ferraris di Torino. Il progetto consiste in un mondo virtuale, programmato attraverso il linguaggio di scrittura Python, in cui è possibile osservare l'evoluzione di specie vegetali o animali. Le creature, caratterizzate da parametri variabili come grandezza, velocità, ma anche lunghezza del pelo, sono monitorate nei loro spostamenti e nelle loro azioni mentre cercano il cibo nel territorio, si nutrono e si riproducono. Monitorando queste variabili, così come la distribuzione sul territorio di cibo e temperatura, è possibile osservare i valori che permettono un migliore adattamento all’ambiente esterno, permettendo solo ad alcune creature di sopravvivere e trasmettere i propri caratteri alle creature figlie.

“Techno-B Brace (Techno-Back Brace)”, invece, è un'alternativa al busto rigido ortopedico: un maglia smart con un sistema di elettrostimolazioni che permette, oltre alla contrazione, anche una tonificazione delle zone interessate, così da risolvere patologie comuni come lombalgie e cervicalgie. I progettisti sono Nicolò Vallana, Luca Fermi ed Edoardo Puce dell'ITTS Da Vinci - O. Belluzzi di Rimini. Il rilevamento posturale è affidato a due tipi di sensori: flex sensor e accelerometri. L'utente finale, inoltre, potrà attraverso il proprio smartphone, comandare via bluetooth l’elettrostimolatore e, grazie a un’applicazione Android progettata dal team, interagire con la maglia scegliendone potenza e modalità di lavoro.

“Techno-B Brace (Techno-Back Brace)” di Nicolò Vallana, Luca Fermi ed Edoardo Puce

I progetti alle fiere scientifiche extra europee

Tra i restanti 30 progetti presentati a Milano, che non si sono aggiudicati l'accesso a EUCYS, sono state selezionati le migliori idee da far competere alle science fair più importanti per giovani scienziati del globo: tra queste GENIUS, le olimpiadi ambientali ad Oswego (NY - USA) o TISF, la fiera scientifica internazionale di Taiwan.

Ad ISEF, la fiera internazionale della scienza e dell’ingegneria che si terrà a maggio a Pittsburgh, saranno esposti due progetti italiani: “SoBlue” di Valentina Bo, Samuele Ferrero e Roberto Mignacco di Casale Monferrato. Gli studenti hanno sintetizzato in laboratorio il “blu Maya”, un complesso nanostrutturato di argilla caratterizzato da una struttura tubolare che permette di inglobare e proteggere dalla degradazione diverse molecole organiche, tra cui alcuni coloranti.

“Harmony, alla ricerca della bellezza” è, invece, l'idea di Gabriele Morello ed Elisa Seghetti del Liceo scientifico G. Ferraris di Torino. Qui si è dimostrata la correlazione tra la percezione estetica positiva di un oggetto e l’utilizzo di canoni matematici nella sua costruzione. La particolarità dell'idea consiste nello studio di nuovi parametri, oltre a quelli classici già sfruttati in architettura e arte (rapporto aureo, simmetria). Quindi l'utilizzo di nuovi canoni, come il rapporto argenteo, o raramente utilizzati, quali la serie dei numeri primi, per la costruzione di diversi oggetti comuni, da bicchieri e caffettiere fino a elementi di design.

Il progetto permetterebbe sviluppi concreti anche in ambito clinico per la riabilitazioni di soggetti depressivi sfruttando i principi della neuroestetica.

Una lunga storia di partecipazione e di successi

Nei 30 anni del concorso “I giovani e le scienze”, solo in Italia hanno partecipato 5.412 studenti con 2.401 progetti presentati, di cui 867 lavori selezionati da ogni regione per le finali italiane.

“I giovani neo-Archimede – spiega Alberto Pieri, segretario generale di FAST - spesso partono da problemi concreti della vita quotidiana, realizzano prototipi utili al prossimo e vengono premiati per le loro invenzioni e studi di qualità con borse di studio e viaggi, oltre a partecipare, i migliori, alla selezione europea che, per questa edizione, si svolgerà a Dublino dal 14 al 19 settembre 2018”.

Nell'edizione di EUCYS 2016 è stato proprio un italiano, Valerio Pagliarino, ad aggiudicarsi il premio di 7.000 euro destinato al progetto vincente. All'epoca studente del liceo scientifico Pellati di Nizza Monferrato, Valerio aveva presentato il progetto LaserWan”, un prototipo per la distribuzione di connessione internet senza ricorrere alla fibra ottica, ma che sfrutta i tralicci di energia elettrica.

Dopo aver vinto EUCYS 2016, Valerio Pagliarino è risultato anche tra i tre top winner di ISEF, International Science and Engineering Fair, nel maggio 2017 a Los Angeles.

 


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

The Indi Gregory case: some questions for reflection

"The 'Indi Gregory Case' encompasses various levels of reflection (medical, ethical, legal, and political) that are interconnected but often confused in media debates. The philosopher of science and bioethicist Giovanni Boniolo analyzes them through a series of questions, the answers to which may also help us in similar cases that may arise in the future. Image: Twilight, by Dilma Freddi.

There has been, and continues to be, much talk about the "Indi Gregory Case." Indi was an eight-month-old baby suffering from a severe, and so far fatal, rare disease. More specifically, Indi was affected by D,L-2-hydroxyglutaric aciduria: a genetic disease with autosomal recessive inheritance caused by defects in the SLC25A1 gene.