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L’importanza dello ERC per la ricerca italiana ed europea

I venti componenti del Consiglio scientifico dell'European Research Council (ERC). Dall'ato in basso e da sinistra a destra. Prima riga: Eveline Crone (vicepresidente), Fabio Zeinrmer (vicepresidente) Dame Janet Thornton (vicepresidente), Michael Kramer, Tomas Jungwirth. Seconda riga: Manuel Arellano, Barbara Romanowicz, Andrea Jajszczyk, Geneviève Almouzni, Lene Verstergaard Hau. Terza riga: Ben L.Feringa, Paola Bovolenta, Gerd Gigerenzer, Margaret Buckingham, Kurt Mehlhorn. Quarta riga: Nektarios Tavernarakis, Milena Zic Fuchs, Jesper Svejstrup, Mercedes Garcia-Arenal, Eystein Jansen.

Tempo di lettura: 12 mins

Osservazioni di 300 ricercatori italiani vincitori di finanziamenti ERC a margine delle dimissioni di Mauro Ferrari dalla presidenza dell’ERC

La polemica divampata sui media italiani a seguito delle recenti dimissioni dello scienziato Mauro Ferrari da Presidente dello European Research Council (ERC) tende a dipingere quest’ultimo come un organismo gestito da burocrati europei, che finanzia una ricerca fine a se stessa e avulsa dai problemi della società, primo fra tutti l’attuale drammatica emergenza Covid-19.

Si tratta di una visione profondamente distorta e fuorviante. In un quadro in cui la grande maggioranza dei finanziamenti europei per la ricerca è finalizzata a obiettivi di interesse industriale o sociale a breve termine, l’ERC è l’unica agenzia europea che finanzia la ricerca senza che vi sia un indirizzo deciso dall’alto, dunque esclusivamente sulla base delle idee e delle domande poste dai ricercatori stessi. Al vertice dell’ERC c’è un Consiglio formato da scienziati di altissimo prestigio1, allo scopo di tutelare la scienza e la ricerca di frontiera, sottraendola all’influenza di gruppi di pressione o interesse e a eccessivi vincoli burocratici. L’efficacia di tale schema è evidente anche solo guardando i dati: oltre 9.500 progetti finanziati, molti dei quali hanno portato a importanti passi avanti nella ricerca, con oltre 150.000 articoli scientifici pubblicati in sedi editoriali prestigiose. Il finanziamento ERC è considerato dalle università e dalle istituzioni di ricerca internazionali come garanzia di assoluta qualità scientifica, tanto che si è sviluppata una forte competizione da parte delle università e centri di ricerca per assumerne i vincitori. Moltissimi vincitori di progetti ERC, inoltre, hanno ricevuto importanti riconoscimenti, compresi 7 premi Nobel.

Per la scienza italiana, la fondazione dell’ERC ha rappresentato un punto di svolta di importanza enorme. Nella cronica scarsità di finanziamenti per la ricerca del nostro Paese, in particolare per quella di base, l’ERC ha reso possibile a numerosi ricercatori italiani di talento di disporre di un finanziamento internazionalmente competitivo, attribuito con criteri trasparenti, scevri da condizionamenti politici o baronali. Fin dall’inizio l’ERC ha destinato oltre due terzi delle proprie risorse al finanziamento di giovani ricercatori (progetti ERC Starting e Consolidator), che hanno potuto così rendersi scientificamente del tutto autonomi, una condizione altrimenti particolarmente difficile da raggiungere, almeno nel contesto italiano.

Riteniamo doveroso che l’Unione Europea si impegni in prima linea nella lotta contro il Covid-19 con investimenti mirati in ricerca e sviluppo, come già successo attraverso diverse iniziative degli ultimi mesi. L’ERC non rappresenta tuttavia l’istituzione appropriata per un intervento top-down con obiettivi prestabiliti. Cionondimeno, occorre chiarire con forza che la mancanza di un indirizzo scientifico imposto dall’alto non vuol dire che la ricerca non si orienti spontaneamente verso le problematiche e le urgenze più attuali. Ad esempio, oltre 50 progetti ERC hanno svolto o conducono ricerche potenzialmente rilevanti per l’emergenza Covid-192 e altri progetti stanno in questi giorni ridefinendo i propri obiettivi per questo scopo. La valorizzazione di una ricerca di frontiera “non indirizzata”, oltre a essere garanzia di totale autonomia scientifica, si rivela del tutto strategica, dal momento che le soluzioni ai complessi problemi della società sono a loro volta complesse e spesso emergono da direzioni del tutto inaspettate, che sfuggono a qualsiasi pianificazione centralizzata.

L’European Research Council ha quindi rappresentato e rappresenta, per la scienza e la ricerca italiana ed europea, uno strumento essenziale, il cui principio cardine è l’autonomia e l’eccellenza della ricerca. Questo approccio va assolutamente preservato, in quanto consente a numerosi ricercatori dell’Unione Europea di affrontare con un supporto appropriato le grandi sfide di questo tempo, compresa l’emergenza Covid-19 e le tante conseguenze che essa porterà sulle nostre società.

 

Note
1. La posizione del Consiglio rispetto alle dichiarazioni di Mauro Ferrari è riportata al link https://erc.europa.eu/news/resignation-mauro-ferrari-%E2%80%93-statement-scientific-council
2 https://erc.europa.eu/list-erc-funded-research-projects-related-coronavirus 

 

I sottoscrittori sono vincitori italiani di progetti ERC attivi presso istituzioni italiane o estere

Arnstein Aassve, Università Bocconi, Milano
Antonio Abate, Università di Napoli Federico II
Sergio Abrignani, Università degli Studi di Milano
Gerardo Adesso, University of Nottingham
Salvatore Maria Aglioti, “Sapienza” Università di Roma e Istituto Italiano di Tecnologia
Adriano Aguzzi, University Hospital of Zürich
Alessandro Aiuppa, Università di Palermo
Arash Ajoudani, Istituto Italiano di Tecnologia
Guido Alfani, Università Bocconi, Milano
Matteo Alvaro, Università di Pavia
Bruno Amati, Istituto Europeo di Oncologia
Antonio Ambrosio, Istituto Italiano di Tecnologia
Luigi Ambrosio, Scuola Normale Superiore
Alberto Auricchio, TIGEM, Universita Federico II
Andrea Ballabio, TIGEM, Universita Federico II
Elisabetta Baracchini, Gran Sasso Science Institute
Carlo Barbante, Università “Ca’ Foscari” Venezia Francesco
Paolo Battaglia, Radboud Universiteit Nijmegen (Paesi Bassi)
Alessandro Bausi, Universität Hamburg
Lourenco Beirao da Veiga, Università di Milano-Bicocca
Alice Bellagamba, Università di Milano-Bicocca
Francesco Benini, SISSA - International School for Advanced Studies
Luca Benini, Università di Bologna
Andrea Bertotti, Università degli Studi di Torino
Andreas Best, Università di Napoli Federico II
Viviana Betti, “Sapienza” Università di Roma
Antonio Bicchi, Istituto Italiano di Tecnologia
Luca Biferale, Università di Roma “Tor Vergata”
Davide Bigoni, Università di Trento
Francesco C. Billari, Università Bocconi, Milano
Paola Binda, Università di Pisa
Paolo Boccagni, Università di Trento
Niccolò Bolli, Università di Milano
Lina Bolzoni, Scuola Normale Superiore, Pisa
Dario Bonanomi, Ospedale San Raffaele
Stefano Bonetti, Università Ca' Foscari Venezia e Stockholm University
Luca Bonini, Università di Parma
Silvia Bordiga Università di Torino
Valentina Bosetti, Università Bocconi, Milano
Roberto Bottini, Università di Trento
Irene Bozzoni, “Sapienza” Università di Roma
Filippo Bracci, Università di Roma “Tor Vergata”
Dana Branzei, IFOM Istituto FIRC di Oncologia Molecolare
Vania Broccoli, Ospedale San Raffaele
Nicola Brunetti-Pierri, Telethon Institute of Genetics and Medicine
Domenica Bueti, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, SISSA
Annalisa Buffa, École Polytechnique Fédérale de Lausanne
David Burr, Università di Firenze
Giovanni Bussi, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, SISSA
Paola Buzi, “Sapienza” Università di Roma
Davide Cacchiarelli, Telethon Institute of Genetics and Medicine
Mario Caironi, Istituto Italiano di Tecnologia
Pasquale Calabrese, SISSA - International School for Advanced Studies
Maria Gabriella Campadelli-Fiume, Università degli Studi di Bologna
Laura Cancedda, Istituto Italiano di Tecnologia
Massimo Capone, SISSA - International School for Advanced Studies
Chiara Cappelli, Scuola Normale Superiore
Fabrizio Carbone, EPFL
Luca Caricchi, University of Geneva
Daniela Carnevale, “Sapienza” Università di Roma
Nicolò Cartiglia, Istituto Nazionale Fisica Nucleare
Carlo S. Casari, Politecnico di Milano
Marco Casari, Università di Bologna
Carlo Massimo Casciola, “Sapienza” Università di Roma
Flaminia Catteruccia, Harvard TH Chan School of Public Health
Valentina Cauda, Politecnico di Torino
Andrea Cavagna, Consiglio Nazionale delle Ricerche
Manuela Cavallaro, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
Gianluca Cavoto, “Sapienza” Università di Roma
Domenico Cecere, Università di Napoli
Federico II Michele Ceotto, Università degli Studi di Milano
Paola Ceroni, Università di Bologna
Lucio Cerrito, Università di Roma “Tor Vergata”
Giulio Cerullo, Politecnico di Milano
Felice Cervone, “Sapienza” Università di Roma
Gianni Cesareni, Università di Roma Tor Vergata
Flavio Chierichetti, “Sapienza” Università di Roma
Elisa Cimetta, Università di Padova
Christian Cipriani, Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa
Cristiano Collettini, “Sapienza” Università di Roma
Gianluigi Condorelli, Università Humanitas
Gabriela Constantin, Università degli Studi di Verona
Claudio Conti, Consiglio Nazionale delle Ricerche
Livia Conti, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
Giorgio Coricelli, Università di Trento e University of Southern California
Stefano Corni, Università degli Studi di Padova
Vincenzo Costanzo, Università Statale di Milano e IFOM
Alberto Credi, Università di Bologna
Davide Crepaldi, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA), Trieste
Fabrizio d'Adda di Fagagna, IFOM, Milano, IGM-CNR, Pavia
Ugo Dal Lago, Università di Bologna
Gianni Dal Maso, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA), Trieste
Paolo Decuzzi, Istituto Italiano di Tecnologia
Bianca de Divitiis, Università di Napoli Federico II
Giuseppe De Giacomo, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”
Elisabetta Dejana, IFOM ( Firc Institute of Molecular Oncology, Milan)
Donatella Della Porta, Scuola Normale Superiore, Pisa
Alberto Dalla Rosa, Université Bordeaux Montaigne
Laura De Lorenzis, ETH Zürich
Gabriella De Lucia, Istituto Nazionale di Astrofisica - Osservatorio Astronomico di Trieste
Antonella De Matteis, TIGEM e Università di Napoli Federico II
Monica Dentice, Università di Napoli Federico II
Antonio De Simone, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA), Trieste
Catherine E. De Vries, Università Bocconi, Milano
Mathew E. Diamond, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA), Trieste
Roberto Di Leonardo, Sapienza Università di Roma
Giovanni Di Pino, Università Campus Bio-Medico
Francesco Di Stasio, Istituto Italiano di Tecnologia
Giulio Di Toro, Università degli Studi di Padova
Cristina Dondi, University of Oxford Michael Dumbser, Università degli Studi di Trento
Marco Durante, GSI Helmholtz Centre for Heavy Ion Research e Tech. Univ. Darmstadt
Michele Fabrizio, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA)
Manuele Faccenda, Università di Padova
Leonardo Fallani, Università degli Studi di Firenze
Marco Fattori, Università degli Studi di Firenze
Daniele Fausti, Università di Trieste e Elettra Sincrotrone Trieste S.c.p.a.
Tommaso Fellin, Istituto Italiano di Tecnologia
Andrea Ferrara, Scuola Normale Superiore
Silvia Ferrara, Università di Bologna
Maurizio Ferrera, Università Statale di Milano
Fernando Ferroni, Gran Sasso Science Institute
Francesco Ficetola, Università degli Studi di Milano
Emiliano Fiori, Università Ca' Foscari di Venezia
Gianluca Fiori, Università di Pisa
Massimiliano Fiorini, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e Università di Ferrara
Paolo Fiorini, Università di Verona
Stefano Forte, Università di Milano
Nicola Fusco, Università di Napoli Federico II
Sandro Fuzzi, Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima-CNR
Davide Gabellini, IRCCS Ospedale San Raffaele
Andrea Galeotti, London Business School
Nicola Gennaioli, Università Bocconi, Milano
Aldo Genovesio, “Sapienza” Università di Roma
Pierangelo Geppetti, Università di Firenze
Carlo Ghezzi, Politecnico di Milano
Antonella Ghignoli, “Sapienza” Università di Roma
Mauro Giacca, King’s College London
Alberto Giacomello, “Sapienza” Università di Roma
Irene Giardina, “Sapienza” Università di Roma
Carmen Giordano, Politecnico di Milano
Alessandro Giuliani, Università degli Studi Roma Tre
Paola Gori Giorgi, Vrije Universiteit Amsterdam
Alessandro Gozzi, Istituto Italiano di Tecnologia
Guido Grandi, Università di Trento
Vincenzo Greco, Università di Catania
Alberto Guardone, Politecnico di Milano
Maria Teresa Guasti, Università di Milano-Bicocca
Leonardo Guidoni, Università dell'Aquila
Luigi Guzzo, Università degli Studi di Milano
Matteo Iannacone, Università Vita-Salute San Raffaele
Giandomenico Iannetti, Istituto Italiano di Tecnologia
Maria Sofia Lannutti, Università degli Studi di Firenze
Antonio Lanzavecchia, Istituto Nazionale di Genetica Molecolare (INGM), Milan
Enrico Le Donne, Università di Pisa
Stefano Leonardi, "Sapienza" Università di Roma
Massimo Leone, Università di Torino
Michael Lombardo, Istituto Italiano di Tecnologia
Roberto Longo, Università di Roma Tor Vergata
Enrico Lugli, Istituto Clinico Humanitas
Giulia Manca, Università di Cagliari e INFN
Fabrizio Mancin, Università di Padova
Alberto Mantovani, Humanitas University
Dario Mantovani. Collège de France
Michela Mapelli, Università degli Studi di Padova e INFN
Roberta Marchetti Università di Napoli Federico II
Lorenzo Marrucci, Università di Napoli Federico II
Maria Paola Martelli, Hematology, Department of Medicine, University of Perugia, Perugia
Matteo Martelli, Università di Bologna
Graziano Martello, Università di Padova
Fabio Martinelli, Università Roma Tre
Guido Martinelli, Sapienza Università di Roma
Alice Mattoni, Università di Bologna Alma Mater Studiorum
Alessia Melegaro, Università Bocconi
Letizia Mencarini, Università Bocconi
Benedetta Mennucci, Università di Pisa
Andrei Mesinger, Scuola Normale Superiore
Sergio Molinari, Istituto Nazionale di Astrofisica - IAPS Roma
Alessandro Molle, CNR
Antonio Montefusco, Università Ca' Foscari di Venezia
Massimo Morelli, Università Bocconi, Milano
Michele Morgante, Università degli Studi di Udine
Tomas Morosinotto, Università di Padova
Maria Concetta Morrone, Università di Pisa
Annalisa Murgia, Università degli Studi di Milano
Gioacchino Natoli, Istituto Europeo di Oncologia
Roberto Navigli, “Sapienza” Università di Roma
Nicola Neri, Università di Milano e INFN
Fabrizio Nestola, Università di Padova
Valeria Nicolosi, Trinity College Dublin
Rosario Marco Nobile, Università degli Studi di Palermo
Roberto Osellame, Consiglio Nazionale delle Ricerche
Barbara Osimani, Università Politecnica delle Marche
Renato Ostuni, Università Vita-Salute San Raffaele
Gianmarco Ottaviano, Università Bocconi
Alfonso Pagani, Politecnico di Torino
Massimiliano Pagani, Università degli Studi di Milano
Marco Pagano, Università di Napoli Federico II
Paolo Pani, “Sapienza” Università di Roma
Diego Pasini, Istituto Europeo di Oncologia e Università degli Studi di Milano
Francesco Pasqualini, Università di Pavia
Matteo Passoni, Politecnico di Milano
Lorenzo Pavesi, Università di Trento
Nicola Pavoni, Bocconi University
Teresa Pellegrino, Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia
Diego Perugini, Università di Perugia
Maurizio Peruzzini, Consiglio Nazionale delle Ricerche ICCOM Firenze
Giovanni Pezzulo, Consiglio Nazionale delle Ricerche
Silvia Picozzi, Consiglio Nazionale delle Ricerche
Maurizio Pierini, CERN
Gabriella Pinzari, Università di Padova
Ferruccio Pisanello, Istituto Italiano di Tecnologia
Bianca Maria Poggianti, INAF-Osservatorio Astronomico di Padova
Nicola Poli, Università degli Studi di Firenze
Piero Poli, CNRS, University de Grenoble-Alpes
Dario Polli, Politecnico di Milano
Gabriele Ponti, Istituto Nazionale di Astrofisica
Raffaello Potestio, Università di Trento
Leonard Prins, Università di Padova
Silvia G Priori, Università di Pavia
Michela Procesi, Università di Roma Tre
Igor Pruenster, Università Bocconi
Alfio Quarteroni, Politecnico di Milano e EPFL Lausanne
Alessandro Reali, Università di Pavia
Maria Rescigno, Humanitas University
Francesco Ricci, Università di Roma ‘Tor Vergata’
Loris Rizzello, Institute for Bioengineering of Catalonia
Luigi Rizzi, Collège de France
Elisabetta Rocca, Università degli Studi di Pavia
Emanuele Rodolà, “Sapienza” Università di Roma
Gian Luca Romani, Università "G. d'Annunzio", Chieti-Pescara
Federico Romero, Istituto Universitario Europeo
Lorenzo Rosasco, Università degli Studi di Genova
Michela Rosellini, Sapienza Università di Roma
Giulia Rossi, Università degli Studi di Genova
Gianluigi Rozza, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati Trieste
Giancarlo Ruocco, Istituto Italiano di Tecnologia
John Russo, “Sapienza” Università di Roma
Sabrina Sabatini, “Sapienza” Università di Roma
Paola Saccomandi, Politecnico di Milano
Stefania Salvadori, Università degli Studi di Firenze
Giancarlo Sangalli, Università di Pavia
Massimo M. Santoro, Università di Padova e VIMM
Stefano Sanvito, Trinity College Dublin
Joseph E. Sanzo, Università Ca' Foscari di Venezia
Giovanni Sartor, Università di Bologna
Maria Chiara Scappaticcio, Università di Napoli Federico II
Aldo Schiavone, Sapienza Università di Roma
Fabiano Schivardi, Università Luiss
Raffaella Schneider, “Sapienza” Università di Roma
Fabio Sciarrino, “Sapienza” Università di Roma
Francesco Sciortino, “Sapienza” Università di Roma
Tullio Scopigno, “Sapienza” Università di Roma
Nicola Segata, Università degli Studi di Trento
Roberta Sessoli, Università degli Studi di Firenze
Carmine Settembre, Università di Napoli Federico II
Marco Sgarbi, Università “Ca’ Foscari” Venezia
Carlo Sias, Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica e LENS
Bruno Siciliano, Università di Napoli Federico II
Velia Siciliano, Istituto Italiano di Tecnologia
Luca Silvestrini, CERN & INFN, Sez. Di Roma
Renata Sõukand, Università Ca' Foscari Venezia
Paolo Stellari, Università degli Studi di Milano
Jacopo Stoppa, SISSA Trieste Sandro Stringari, Università di Trento
David Stuckler, Università Bocconi, Milano
Sauro Succi, Istituto Italiano di Tecnologia
Enrico M. Surace, Università di Napoli Federico II
Sahra Talamo, Alma Mater Studiorum, Universitá di Bologna
Marco Tamietto, Università di Torino
Gian Gaetano Tartaglia, “Sapienza” Università di Roma e Istituto Italiano di Tecnologia
Susanna Terracini, Università di Torino
Giuseppe Testa, Università di Milano, Human Technopole, Istituto Europeo di Oncologia
Ilaria Testa, KTH Royal Institute of Technology
Alessandro Tomasiello, Università di Milano-Bicocca
Francesco Topputo, Politecnico di Milano
Erio Tosatti, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) e ICTP, Trieste
Alessandro Tredicucci, Università di Pisa
Luca Trevisan, Università Bocconi
Olga Tribulato, Università “Ca' Foscari” Venezia
Rinaldo Trotta, “Sapienza” Università di Roma
Riccardo Valentini, Università della Tuscia
Giorgio Vallortigara, Università di Trento
Franco Vazza, Alma Mater Studiorum, Università di Bologna
Bozhidar Velichkov, Università degli Studi di Napoli Federico II
Giuseppe Vicidomini, Istituto Italiano di Tecnologia
Matteo Viel, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) Trieste
Marco Vignati, Sapienza Università di Roma
Daniele Vignoli, Università di Firenze
Antonella Viola, Università di Padova
Miriam Serena Vitiello, Consiglio Nazionale delle Ricerche
Caterina Vozzi, Consiglio Nazionale delle Ricerche
Stefan Wabnitz, “Sapienza” Università di Roma
Agnieszka Wykowska, Istituto Italiano di Tecnologia
Matteo Zaccanti, CNR Istituto Nazionale di Ottica e LENS
Emanuela Zaccarelli, CNR Istituto dei Sistemi Complessi, Roma
Francesco Zamponi, CNRS, Ecole Normale Superieure, Paris
Umberto Zannier, Scuola Normale Superiore di Pisa
Stefano Zapperi, Università degli Studi di Milano
Riccardo Zecchina, Università Bocconi
Davide Zoccolan, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA), Trieste
Lista aggiornata alle ore 23:00 del 13/4/2020

 


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Discovered a New Carbon-Carbon Chemical Bond

A group of researchers from Hokkaido University has provided the first experimental evidence of the existence of a new type of chemical bond: the single-electron covalent bond, theorized by Linus Pauling in 1931 but never verified until now. Using derivatives of hexaarylethane (HPE), the scientists were able to stabilize this unusual bond between two carbon atoms and study it with spectroscopic techniques and X-ray diffraction. This discovery opens new perspectives in understanding bond chemistry and could lead to the development of new materials with innovative applications.

In the cover image: study of the sigma bond with X-ray diffraction. Credits: Yusuke Ishigaki

After nearly a year of review, on September 25, a study was published in Nature that has sparked a lot of discussion, especially among chemists. A group of researchers from Hokkaido University synthesized a molecule that experimentally demonstrated the existence of a new type of chemical bond, something that does not happen very often.