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Diario di una cellula: un viaggio alla scoperta del corpo umano che si sviluppa

Diario di una cellula (De Agostini, 2022) è l'ultimo libro del biologo e divulgatore scientifico Graziano Ciocca, con illustrazioni di Lorenzo De Felici: un viaggio alla scoperta dello sviluppo di una nuova vita, dalla fecondazione alla nascita. La recensione di Jolanda Pisano.

Tempo di lettura: 5 mins

Cosa potrebbe raccontare una cellula nell'utero mentre si sviluppa in una bambina? Lo ha immaginato Graziano Ciocca, biologo e divulgatore della scienza, nella sua ultima opera Diario di una cellula - come si forma e cresce il corpo umano. Pubblicato da De Agostini a settembre 2022 (15,90 €), è un viaggio che inizia dall'unione di ovulo e spermatozoo e si conclude con il parto. Tra la scienza del corpo umano e le divertenti vignette di Lorenzo De Felici, è una lettura leggera e curiosa di 192 pagine per bambini, ragazzi, genitori.

In seguito a un rapporto sessuale, sono 200 milioni gli spermatozoi che cercano di raggiungere la cellula uovo: come la popolazione di Italia, Francia e Germania messe insieme. Ma solo poche centinaia di essi raggiungeranno l’utero. È con quest’avventura che inizia la storia di ognuno di noi. A raccontarla è una bambina, tramite l’ironica penna di Graziano Ciocca, biologo e divulgatore della scienza. Dal concepimento al parto, una biografia in nove mesi. Diario di una cellula - come si forma e cresce il corpo umano è il quarto libro dell’autore, pubblicato nella collana POP di De Agostini (192 pagine, 15,90 €).

«Piacere di conoscervi, sono una cellula appena formata dall'unione dei gameti di mamma e papà. E un giorno sarò una bambina». Così la protagonista inizia a descrivere le tappe della sua crescita: la formazione dello zigote, la prima settimana, il primo mese, lo sviluppo del feto e poi l’ultimo trimestre, fino alla nascita. Ogni capitolo è un viaggio leggero e stupefacente all’interno del corpo umano, arricchito da riferimenti irresistibili e vignette divertenti.

I capitoli descrivono i progressi e le funzioni delle diverse parti che si formano. Si parte dagli aspetti genetici, per spiegare perché la protagonista è femmina; poi si toccano cuore e apparati, il sangue, la digestione, le strutture che supportano la sopravvivenza dell’embrione come il sacco vitellino. L’autore racconta anche dei cambiamenti meno conosciuti, ad esempio gli abbozzi di coda e le tasche branchiali che si trasformeranno nel corso della crescita all’interno del grembo materno. 

Graziano Ciocca sceglie di evidenziare le parole tecniche in grassetto, lasciando tra virgolette o a colori le licenze umoristiche. Le vignette, con un tratto attento all'anatomia anche se comiche, aiutano a sottolineare concetti importanti. Come l'illustrazione dell'utero, che mostra le sue strutture ma si accompagna all'immagine di due spermatozoi che si scambiano indicazioni stradali: «Facile: vai diritto, imbocchi una tuba [di Falloppio, il canale che conduce agli ovari, NdR] e sei arrivato». Ma anche se l'altro prende appunti, non c'è verso che capisca. Non è un caso se la protagonista li soprannomina “scematozoi”. 

Insomma, la scienza si mescola all’umorismo nella collaborazione fra Graziano Ciocca, che con il suo primo libro (I tori odiano il rosso) ha vinto il Premio nazionale di divulgazione scientifica, e Lorenzo De Felici, colorista, disegnatore e scrittore di numerose serie illustrate a livello internazionale.

«Pur muovendomi in un ambito artistico/narrativo, quello dei fumetti, ho sempre sentito molto vicino a me il campo scientifico. Entrambi i miei genitori sono biologi, entrambi sono stati professori, quindi sin dall'infanzia sono rimasto sempre affascinato dall'indagine scientifica e dalla divulgazione» ci ha raccontato Lorenzo De Felici. «Lavorare a fianco di Graziano, che nei suoi libri riesce a sposare ogni volta perfettamente intrattenimento ed insegnamenti, rappresenta la fusione perfetta tra queste mie due passioni dal sapore familiare».

I due, infatti, avevano già collaborato per realizzare Bufale bestiali - perché gli animali non sono quello che crediamo, un’altra perla della collana POP di De Agostini. Graziano Ciocca ci racconta di aver incontrato e apprezzato Lorenzo De Felici molto prima, perché figlio di conoscenti e amico di amici. «Mi piaceva troppo il suo stile, il suo umorismo» spiega. E la prima collaborazione è stata premiata con una seconda opportunità di lavorare insieme: «Mi hanno detto: “Squadra che vince non si cambia”».

Nella loro nuova opera, la protagonista narra le diverse tappe della sua crescita con entusiasmo, sorpresa, qualche volta indignazione: con il suo carattere vivace, rende il tono della storia variopinto. Ad esempio, alla settimana 26 ci porta a scoprire la comparsa dell'udito quando sente per la prima volta un nome proposto per lei: Greta. Successivamente, potrà commentare le diverse opzioni emerse nel corso dei mesi, la voce dei genitori, la musica: prospettive un po' tenere e un po' buffe che consentono di toccare argomenti scientifici.

Lo sviluppo è un processo articolato, che, nonostante sia avvenuto centinaia di miliardi di volte nella storia dell’umanità, sembrerebbe fantascientifico. Graziano Ciocca lo rende in modo semplice e chiaro, con metafore efficaci e riferimenti a episodi in cui i neogenitori possono rivedersi facilmente. Ad esempio, l'embrione racconta: «Abbiamo scoperto che se aumentiamo l’ormone beta-hCG, lei [la donna in gravidanza, NdR] sente la nausea. Allora ci siamo fermate un attimo e ci siamo dette: “Ragazze, siamo qui a rubare nutrimento, ospitate nel suo tessuto, ed è così che la ringraziamo?” … È durata un minuto. Poi abbiamo raddoppiato le beta».

Pensieri ed episodi che Graziano Ciocca ha sperimentato in prima persona. Infatti, è alla sua prima figlia che deve l'ispirazione per il libro. È dedicato a lei, e a lei è ispirata la protagonista. Come ci ha raccontato il divulgatore, è emozionata: «Il primo giorno di scuola, a una sua amichetta di quattro anni ha sussurrato: “Ti posso dire un segreto?... Io sono fatta di cellule!”».

Tuttavia, la bambina è ancora piccola per poter leggere l’opera. «Avevo in mente un target di secondaria di primo grado, la seconda media» spiega Graziano Ciocca. In effetti, dai bambini di questa età ha ricevuto spesso domande sull'argomento, in occasione dei laboratori scolastici che svolge per l'ente di divulgazione scientifica da lui co-fondato nel 2009, G.Eco. 

I primi lettori a cui Graziano Ciocca ha sottoposto il libro avevano intorno ai 10 anni. Ma anche una bambina di 7 ha letto e apprezzato Diario di una cellula, consigliandolo ai suoi compagni di classe, e alcuni genitori lo hanno scoperto insieme ai figli. Come nel caso di un undicenne che ha raccontato all'autore di aver chiesto alla madre: «Mamma, ma tu hai avuto due figli, com’è possibile che non sapessi tutte queste cose?». Infatti, Diario di una cellula è ricco di nozioni che possono soddisfare anche la curiosità degli adulti. Anche molte battute sono adatte per loro, con i riferimenti a canzoni delle Spice Girls e degli Iron Maiden, a personaggi come Spiderman, ai vicini rumorosi e altri parallelismi con la vita reale che strappano sorrisi.

Insomma, Diario di una cellula può intrattenere e arricchire a ogni età, dai 10 anni circa in su. Bello da scoprire in famiglia, per stupirsi insieme di ciò che si potrebbe vedere nell’utero durante lo sviluppo di un embrione. E scoprire, infine, qual è il vero nome che i genitori della protagonista sceglieranno per lei.

 


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