fbpx Mai vista così | Page 5 | Science in the net

Mai vista così

Primary tabs

Read time: 2 mins

Nota fin dal 1830, la Grande macchia rossa di Giove è il più grande ciclone del Sistema solare. Grazie a eccezionali osservazioni da terra è stata possibile una dettagliata analisi della sua struttura interna.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Icarus, si basa soprattutto sulle immagini termiche raccolte da VISIR (VLT Imager and Spectrometer for mid Infrared), il fantastico rilevatore che equipaggia il Very Large Telescope, ma hanno dato il loro importante contributo anche il telescopio Gemini Sud, il telescopio giapponese Subaru e l'ITF (Infrared Telescope Facility) della NASA.

I dati raccolti hanno permesso di costruire una mappa accurata della temperatura all'interno della macchia e nei suoi immediati dintorni. Il livello dei dettagli raggiunto nelle immagini termiche, infatti, è per la prima volta paragonabile alle immagini nel visibile raccolte dal telescopio spaziale Hubble. Tali dettagli, per esempio, rivelano che la tempesta è incredibilmente stabile nonostante la turbolenza e gli incontri ravvicinati con gli altri sistemi ciclonici presenti su Giove.

"Una delle scoperte più intriganti - ha commentato Leigh Fletcher (University of Oxford), primo autore della pubblicazione - è che la parte più interna della macchia, quella caratterizzata dal colore più intenso, è circa 3 o 4 gradi più calda delle regioni circostanti." Sembra un'inezia, ma è sufficiente a permettere che la circolazione del ciclone, di solito antioraria, si trasformi nella sua regione centrale in una debole circolazione oraria."Ancora non sappiamo - continua Fletcher - quali elementi chimici o quali processi siano la causa del colore della Grande macchia rossa, ma ora siamo sicuri che quel colore è legato al mutare delle condizioni presenti proprio nel cuore di quella tempesta".


(Credit: ESO/NASA/JPL/ESA/L. Fletche)

Confronto tra l'immagine infrarossa raccolta da VISIR il 18 maggio 2008 (a sinistra) con quella raccolta dal telescopio spaziale Hubble nel dominio visibile il 15 maggio 2008 (a destra). Oltre ad ammirare i fantastici dettagli, si può notare l'interazione di tre delle più grandi tempeste di Giove: la Grande macchia rossa, l'Ovale BA (chiaro) e la Piccola macchia rossa. Per avere un'idea delle dimensioni, basti pensare che la Grande macchia rossa potrebbe contenere quasi tre volte il nostro pianeta.

ESO - Research paper - Icarus

Autori: 
Sezioni: 
Astronomia

prossimo articolo

"We did not do a good job in explaining how flexible biology can be," interview with Frans de Waal

Frans de Waal

Eva Benelli and Anna Romano interview Fran de Waal about his latest book, Different. Gender issues seen through the eyes of a primatologist.

Photo of Catherine Marin

After reviewing Different. Gender issues seen through the eyes of a primatologist, we wanted to have a chat with the author, the primatologist Frans de Waal, to find out what motivated him to deal with gender issues and to get his opinion on research in this and other fields of ethology. Here is our interview.