Gabrio Piola (Milano, 1794 – Giussano, 1850) è un matematico milanese, proveniente da una famiglia nobile di Giussano, laureato a Pavia in Matematica e in Fisica, che non ha ruoli accademici. Tuttavia si distingue per capacità scientifiche sia nel campo della fisica (è autore di diversi lavori sulla teoria dell’elasticità che non furono sufficientemente conosciuti dalla comunità internazionale) sia nel campo della matematica: è autore di una serie di studi sui tensori nominali di tensione (o tensori di stress), oggi noti come tensori di Piola-Kirchhoff, ed è il primo a comprendere che i metodi di Augustin Cauchy avrebbero potuto elevare il tasso di rigore della matematica e ne diventa il maggior diffusore in Italia. Inoltre è animatore della vita scientifica milanese. Sebbene Milano non sia ancora sede di un’università, vanta numerosi centri di produzione di scienza. Gabrio Piola contribuisce a stimolare la cultura scientifica della sua città, grazie a incontri ospitati a casa sua tre volte a settimana nel corso dei quali si discute, con un gruppo giovani promettenti, degli ultimi sviluppi della matematica. Tra i frequentatori di casa Piola c’è anche Francesco Brioschi, che avrà a sua volta un ruolo notevole nello sviluppo della disciplina in Lombardia e in Italia.
Di molto aggradimento mi fu la notizia, che tu mi desti, o mio diletto Uranio, d'esserti con impegno e con amore dedicato allo studio delle scienze esatte, e di trovarle sommamente deliziose al tuo spirito, e tali che non mai noia o stanchezza, ma sempre in te producono un nuovo e maggiore incitamento. Io assai mi compiaccio, che a viepiù confermare la nostra amicizia si aggiunga l'argomento dell'uniformità d'inclinazione nello stesso genere di studi, e ben consapevole de' tuoi talenti, mi congratulo colla nostra medesima scienza, avendo ferma fiducia di veder per te accrescersi qualche fronda a quelle nobili palme, ch'essa va mietendo sul suolo ove nacquero Galileo e Lagrange (Gabrio Piola)
La figura di Gabrio Piola ha un rilievo molto grande nella matematica e meccanica italiane agli inizi dell’Ottocento. Lo scopo di sviluppare una teoria meccanica rigorosa da un punto di vista matematico formale avviene al prezzo della rinuncia del rigore dal punto di vista fisico. Infatti i principi assunti, la sovrapponibilità dei moti e il principio dei lavori virtuali non sono giustificati in modo convincente. Ciò nonostante, i risultati raggiunti da Piola, specie nella meccanica del continuo, sono fondamentali. Egli prova che con l’approccio della meccanica analitica si possono ottenere gli stessi risultati forniti dalle teorie corpuscolari dei Geometri francesi. Piola non è sempre cosciente della rilevanza dei suoi sviluppi, come accade sempre per quasi tutti i precursori. Ad esempio quando dimostra, con chiara coscienza, l’equivalenza del problema variazionale con le equazioni indefinite di equilibrio, dimostrazione che nella letteratura internazionale va sotto il nome di teorema di Piola. Piola non si accorge di avere introdotto una grandezza che diventerà fondamentale. Si tratta del tensore di Piola-Kirchhoff, i cui coefficienti coincidono con i moltiplicatori di Lagrange. quando si usano [certe] equazioni, concetto indispensabile per lo studio del problema statico dei continui soggetti a grandi spostamenti (Danilo Capecchi)
La statua di Gabrio Piola nel cortile di Brera a Milano