fbpx Il ricordo di Umberto Guidoni | Page 2 | Science in the net

Il ricordo di Umberto Guidoni

Primary tabs

Read time: 2 mins

L'astronauta americano che per primo ha calpestato il suolo lunare, nel luglio 1969, si è spento ieri a causa di complicazioni sopraggiunte dopo un intervento al cuore. Neil Armstrong aveva 82 anni.
Nato nel 1930, Armstrong si laureò in ingegneria astronautica nel 1955, diventando pilota civile per la NASA e astronauta nel 1962. Alla sua figura rimane legata una delle esperienze più straordinarie dello sviluppo scientifico-tecnologico e della storia dell'umanità, con la prima presenza umana su un corpo celeste. La passeggiata lunare del 20 luglio '69 segnò, inoltre, il successo della NASA Ente Nazionale per le attività Spaziali e Aeronautiche americane - nella battaglia tecnologica con l'Unione Sovietica per la conquista dello spazio, in piena Guerra Fredda.

Scienzainrete ha dedicato all'avventura lunare un approfondimento di Pietro Greco: Quarant'anni fa l'uomo sbarcava sulla Luna? .

Questo il ricordo di Neil Armstrong che l'astronauta italiano Umberto Guidoni ha rilasciato sulle pagine di MediaInaf - notiziario online dell'Istituto Nazionale di Astrofisica:

L'ultimo viaggio di Neil

Sorriso mite, schivo ma determinato e carismatico.

Così ricordo il Neil Armstrong che venne a parlare delle missioni Apollo agli aspiranti astronauti della classe del 1996, al centro della NASA di Houston. Non un professore, ma un collega che ci raccontava la sua esperienza indimenticabile senza enfasi, senza retorica ma con la stringata precisione di chi ha toccato con mano i rischi e le incognite di essersi spinto oltre le frontiere conosciute.

Quell’uomo mite, antitetico a quello dell’eroe tradizionale, se n’è andato senza clamore come aveva vissuto tutta la sua vita, lontano dalle luci dei riflettori e dei media.

Eppure per un giorno era stato al centro dell’attenzione dell’intero pianeta, quando aveva pronunciato quella frase memorabile: ”… un piccolo passo per un uomo, un grande balzo per l’umanità…”.  Subito dopo, aveva mosso i primi passi sulla superficie della Luna, per primo aveva visto  la “magnifica desolazione” del panorama lunare ed il chiarore azzurra del nostro pianeta che sorge dietro l’orizzonte.

Riposa in pace, come in pace hai portato l’umanità sulla Luna. Le orme che hai lasciato sul suolo lunare saranno il monumento eterno al coraggio e al desiderio di scoperta dell’uomo che ci ha aperto la strada delle stelle.

Brecht diceva che non abbiamo bisogno di eroi ma, forse, di eroi come Neil ne sentiremo la mancanza.

 

Autori: 
Sezioni: 
Armstrong

prossimo articolo

Why have neural networks won the Nobel Prizes in Physics and Chemistry?

This year, Artificial Intelligence played a leading role in the Nobel Prizes for Physics and Chemistry. More specifically, it would be better to say machine learning and neural networks, thanks to whose development we now have systems ranging from image recognition to generative AI like Chat-GPT. In this article, Chiara Sabelli tells the story of the research that led physicist and biologist John J. Hopfield and computer scientist and neuroscientist Geoffrey Hinton to lay the foundations of current machine learning.

Image modified from the article "Biohybrid and Bioinspired Magnetic Microswimmers" https://onlinelibrary.wiley.com/doi/epdf/10.1002/smll.201704374

The 2024 Nobel Prize in Physics was awarded to John J. Hopfield, an American physicist and biologist from Princeton University, and to Geoffrey Hinton, a British computer scientist and neuroscientist from the University of Toronto, for utilizing tools from statistical physics in the development of methods underlying today's powerful machine learning technologies.