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Un futuro oltre LHC

Tempo di lettura: 3 mins

Scienza in Radio: la rassegna stampa delle principali notizie di scienza e politica della ricerca della settimana, commentata con ospiti e protagonisti della ricerca scientifica italiana e internazionale.
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Credits:
Morning Coffee, fri.events Orchestra (Album "Life The Movie")
Back on, Werkstatt (Album "The Original Typewriter")
Immagine di Micol De Falco

In questa puntata

STELLE NUOVE DI ZECCA

Astronomia
Si chiama NGC 3766, è un cluster di stelle a 7000 anni luce da noi, e a quanto pare ha dei segreti. Un team di ricerca svizzero ha scoperto delle misteriose oscillazioni nella loro luminosità. I dati, che fanno pensare a un nuovo tipo di stella e aprono la strada a modelli astrofisici che la possano descrivere, sono stati pubblicati su Astronomy&Astrophysics.

 

Il cluster di stelle NGC 3766, nella costellazone del Centauro, in un’immagine ottenuta con il telescopio MPG/ESO (2.2-metri) dall’osservatorio di La Silla, in Cile (Cortesia ESO) 

QUESTIONE DI MASCELLE

Archeologia
Su Science è stata pubblicata la scoperta di un gruppo di fossili di placodermi, i più antichi animali dotati di mascelle della storia. Tale ritrovamento permetterà di fare luce sull’evoluzione dell’anatomia dei vertebrati.

SUONI D’ALTA QUOTA

Linguistica
Caleb Everett, professore associato di antropologia all’Università di Miami, ha appena pubblicato su PLOS ONE uno studio che mette in relazione la fonetica con la geografia. Un’analisi a tappeto, che ha coinvolto ben seicento lingue, ha dimostrato che i suoni eiettivi sono tipici delle popolazioni che vivono ad altitudini elevate.

 La diffusione dei suoni eiettivi nelle lingue del mondo. I cerchi neri rappresentano lingue con suoni eiettivi, i cerchi vuoti lingue senza suoni eiettivi. I rettangoli bianchi evidenziano le aree in cui le lingue con suoni eiettivi sono più diffuse. Le ellissi nel riquadro delimitano le sei zone abitabili più elevate del pianeta: tra queste, solo sull’altopiano tibetano non si parlano lingue con suoni eiettivi. Secondo l’autore dello studio l’eccezione potrebbe essere dovuta al maggiore adattamento all’altitudine delle popolazioni di quelle aree (Cortesia Caleb Everett/PLOS

ACCELERAZIONE FUTURA

Fisica
È stato presentato al CERN di Ginevra il progetto per la realizzazione di un nuovo acceleratore di particelle: ILC, International Linear Collider. Ne abbiamo parlato con Antonio Zoccoli, professore di fisica sperimentale all’Università di Bologna e membro della giunta esecutiva dell’Infn.

ASTRONOMIA ARABA ALLA RISCOSSA

Politiche della ricerca
La ricerca dei paesi arabi in campo astronomico lascia a desiderare. Così la pensa Nidhal Guessoum, astrofisico all’American University of Sharjah negli Emirati Arabi Uniti, che denuncia sull’ultimo numero di Nature la decadenza scientifica in cui a suo parere versano i paesi musulmani: “È tempo che i governi, gli enti finanziatori, le organizzazioni che difendono la scienza e le università del mondo arabo si muovano oltre una visione utilitaristica della scienza, e promuovano un’astronomia professionale.”


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Why science cannot prove the existence of God

The demonstration of God's existence on scientific and mathematical grounds is a topic that, after captivating thinkers like Anselm and Gödel, reappears in the recent book by Bolloré and Bonnassies. However, the book makes a completely inadequate use of science and falls into the logical error common to all arguments in support of so-called "intelligent design."

In the image: detail from *The Creation of Adam* by Michelangelo. Credits: Wikimedia Commons. License: public domain

The demonstration of God's existence on rational grounds is a subject tackled by intellectual giants, from Anselm of Canterbury to Gödel, including Thomas Aquinas, Descartes, Leibniz, and Kant. However, as is well known, these arguments are not conclusive. It is not surprising, then, that this old problem, evidently poorly posed, periodically resurfaces.