Giuseppe Remuzzi
Si è laureato in Medicina e Chirurgia a Pavia nel 1974 e si è specializzato in Ematologia Clinica e di Laboratorio e in Nefrologia Medica. Ha ricoperto l’incarico di Direttore del Dipartimento Pubblico-Privato di Immunologia e Clinica dei Trapianti di Organo (collaborazione tra Ospedali Riuniti di Bergamo e Istituto Mario Negri), di Direttore del Dipartimento di Medicina ed è stato Direttore dell’U.O. di Nefrologia e Dialisi dell’ASST Giovanni XXIII di Bergamo. Nel 2015 è stato nominato Professore di Nefrologia per “chiara fama” presso l’Università Statale di Milano. Ha affiancato al lavoro clinico in ospedale un’intensa attività didattica e di ricerca. Da quando l’Istituto Mario Negri ha aperto la sua sede a Bergamo, nel 1984, Giuseppe Remuzzi ha coordinato le attività di ricerca della sede di Bergamo dell’Istituto e dal 1992 del Centro di Ricerche Cliniche per le Malattie Rare ‘Aldo e Cele Daccò di Ranica (BG). Da luglio 2018 ricopre il ruolo Direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”. È membro del Comitato di redazione delle riviste “The Lancet” ed è stato per 15 anni nell’international editorial board del “New England Journal of Medicine”. È stato nominato membro dell’“American Association of Physicians” di Washington e del “Royal College of Physicians” di Londra. Tra le numerose onoreficenze ricevute, il Professor Remuzzi è stato insignito del “Jean Hamburger Award” (2005, Singapore) da parte della Società Internazionale di Nefrologia, ha ricevuto da parte della Società Americana di Nefrologia (ASN) il più prestigioso premio nel campo della nefrologia, il “John P. Peters Award” (novembre 2007) e il “Lennox K. Black International Prize for Excellence in medicine” (2018, Philadelphia). Dal giugno 2013 fino marzo 2015 è stato presidente della Società Mondiale di Nefrologia (ISN). È cittadino benemerito di Bergamo (nel 2004 è stato insignito della medaglia d’oro del Comune). Ha ricevuto nel 2006 dal Presidente della Repubblica il titolo di Commendatore della Repubblica e nel 2022 di Cavaliere di Gran Croce. È editorialista del Corriere della Sera.